Luigi Galantini
18/05/2021
Nell'incantevole cornice del piccolo borgo di Casteldimezzo e del parco naturale del Monte San Bartolo trovate questo ristorante, una chicca nel panorama gastronomico locale, che offre prevalentemente piatti di mare ben eseguiti e con materie prime provenienti per lo più dal mare adriatico. Abbiamo mangiato ovviamente all'aperto assaggiando dei gamberi crudi marinati nella loro acqua di mare con salsa di rapa rossa, crudo di cefalo, spigola al vapore con patata viola, passatelli ai gamberi e gallinella di mare o mazzola. Abbiamo concluso con cassatina di ricotta e crêpe alla mela renetta e gelato al caramello. Valida la carta dei vini che offre diverse etichette e denota ricerca nella sua composizione, ma altrettanto valida la degustazione di vini in abbinamento che abbiamo provato assaggiando etichette del territorio. Prezzo più che adeguato alla qualità dei piatti. Sicuramente da provare.
Giorgia Zanette Architetto
16/08/2021
Frequento questo ristorante da diversi anni e cercherò di essere concisa: l'atmosfera che si respira è da 5 stelle, la cortesia e il servizio anche. La scelta del menù l ho trovata molto ridotta rispetto alle altre volte e allo stesso modo i sapori non mi hanno entusiasmato. Antipasti molto buoni, primo e fritto non eccelsi.
Pierluigi Morgagni
22/06/2021
Ho cenato un sabato sera previa prenotazione, piacevolissima la location dentro un giardino molto ben tenuto con belle piante. Cortesia elevata, discrezione e celerità nel servizio. Ottimi i piatti, dagli antipasti ai secondi, sapori rari che persistono al palato (stoccafisso con friggione), chi cerca la quantità non è nel locale giusto ma per chi desidera gusto e rivisitazioni di qualità ... benarrivati!
All'altezza del locale la carta dei vini con i bianchi locali di buona fattura che offrono un buon rapporto qualità prezzo.
Lo raccomando.
Antonia Dorotea Nicosia
07/08/2021
Partiti dalla costa con un caldo infernale, siamo arrivati qui accarezzati da un bel venticello serale rinfrescante. Piacevole atmosfera e piatti deliziosi. Simpatica la possibilità di avere 2 diversi vini al tavolo, consigliati dal locale. Servizio ottimo
matteo_ craft_
27/08/2020
La location di questo locale è davvero molto bella, contornata da un ottimo servizio e piatti davvero buonissimi, ho trovato eccezionale l’antipasto (crudo di cefalo) invece le cozze si erano buone ma a mio parere poco proporzionata la panatura (un po’ troppa), la ricciola arrostita molto buona e molto semplice, molto buono l’abbinamento tra cozze e peperoni negli strozzapreti, ma per il mio gusto un po’ troppo delicato, molto molto buona la frittura, bella asciutta e croccante.
La pasticceria è buona molto semplice ma buona, tutti e due i dolci erano sfiziosi ma non erano molto zuccherini, ma davvero gradevoli come fine pasto.
doc egi
18/06/2021
Cornice esterna confortevole e piacevole. Qualche zanzara ha provato a rovinarci la festa.
Ottimi antipasti. Canocchie strepitose, nel gusto e nella freschezza.
Ottimi anche i secondi (triglia grigliata e zuppa di pesce).
Scelta ridotta ma che non fa va avere rimpianti. Pesce fresco.
Vino fatto consigliare dal sommelier, alla fine senza rimpianti. Prodotti del territorio marche-romagnolo.
Dolci molto buoni.
Abbiamo avuto la fortuna di degustare vini di una cantina locale (Urani): chiusura in bellezza.
Servizio buono , efficiente.
Conto... adeguato...
Da ritornarci sicuramente.
Floriano Semprini
21/02/2020
La Canonica, l’accesso alla cantina di arenaria, antico sotterraneo della Canonica della Curia di Pesaro, sotterraneo che ha la sua bocca in una delle sale del ristorante, le bottiglie riposano in questa grotta a temperatura costante di diciassette gradi e con l’ottanta per cento di umidità, il vino come dice Andrea Rignoli, l’appassionato proprietario e anima di questo luogo, è come se tornasse alla terra che l’ha generato La Canonica, la cantina, il buen retiro di Andrea Rignoli, quasi duecento le etichette in carta, circa la metà tra Marche e Romagna, così come per la carta delle vivande anche le scelte enologiche sono rivolte principalmente al territorio, è una “carta, scrive Andrea sul sito, che guarda con attenzione a quei viticoltori che seguono uno stile ispirato alla naturalità del vino o quantomeno ad un ridotto “assistenzialismo” e che non cercano scorciatoie nei correttivi enologici: ci riferiamo all’uso scriteriato di concimi chimici , diserbanti, pesticidi , aggiunta di attivanti, chips di rovere, estratti di tannino, concentratori, disacidificazioni, il rapporto terra-clima-uomo contiene in sé l’unicità del vino, modellarlo secondo ragioni di mercato significa non rispettare né il vino né l’ambiente né la nostra salute”
Barbara Poli
12/06/2021
Bellissimo terrazzo giardino, all'interno del piccolo borgo, piatti ricercati con prodotti nostrani, molto buoni. Servizio cordiale e attento. Ottimo rapporto qualità-prezzo. Bravissimi Barbara e Raffaele (BO)