Federica Righetti
20/11/2022
Posto intimo, molto rustico e particolare. Personale molto gentile, servizio veloce, ma non servito. Prezzi normali. Tutto buono dal cappuccio alla brioche.
Bianca Carotenuto
22/04/2023
Bar rilassante, atmosfera bohémienne, ottimo per mangiare gustosi piatti caldi o sgranocchiare crostoni durante l'aperitivo, in una piazzetta accogliente e poetica.
allie adriani
02/10/2022
Noi siamo venuti qui per un aperitivo. Gli spazi all'interno sono piccoli ma eravamo solo noi. Molto carina la sala, al piano di sopra, l'arredamento vintage rende il luogo diverso dagli altri. Spritz nella media, servizio velocissimo. Prezzi concorrenziali! La piazzetta davanti è mitica!
Maggie Cinelli
30/10/2018
Mi piace venire qui per mangiare qualcosa o rilassarmi ad un tavolo. Consiglio la torta di mele o quella al cacao
edoardo balliano
14/04/2019
Un luogo non di classico turismo anzi.
Dopo ore in giro è stato piacevole trovare un Oste cortese e simpatico. Cibo semplice ma buono e un conto totalmente proporzionato.
L’ambiente è piccolo suddiviso in varie stanza ma è caldo e accogliente.
Ottima sorpresa.
Maria Giulia Raeli
05/07/2019
Ottimo in tutto specialmente per l'aperitivo, ma l'ultima volta che sono venuta a fare ape (due giorni fa) ho avuto una brutta esperienza in quanto alcuni panini non erano freschi per niente, avevano sia un cattivo odore che sapore. Consiglio di fare più attenzione a queste cose specialmente e per il fatto che non sia stata la sola a notarlo (!!!!). Per il resto vengo qui da 3 anni è mai avuto altri problemi, consigliato
Carlo Menzinger
20/10/2017
APERICENA LETTERARIO NELLA SALETTA SUPERIORE
Ho avuto il piacere di presentare di giovedì sera un mio romanzo (Il sogno del ragno – Carlo Menzinger – Porto Seguro Editore) nella saletta superiore del Caffè degli Artigiani. Il locale è stato scelto da Porto Seguro Editore, che vi ha ospitato anche altre presentazioni di loro pubblicazioni.
Il locale si trova in posizione centralissima, di fatto in Piazza della Passera, anche se l’indirizzo è Via dello Sprone 16 rosso, a pochissimi passi da piazza Pitti, non lontano da Ponte Vecchio. Arrivare in Oltrarno potrà essere comodo per i turisti che già sono in centro, ma per un fiorentino della periferia non è mai impresa facile, perché occorre sempre parcheggiare lontanissimo.
Il locale è un po’ angusto, come tipico della zona. Si entra da una prima, piccola, stanza che, con il bancone del bar si apre sulla piazza. Sul retro c’è una saletta con dei tavolini, da cui, tramite una scala davvero stretta si accede alla sala al piano superiore che ci ha ospitato.
La scala è così stretta che quando abbiamo chiesto di aggiungere dei tavolini, non è stato possibile, perché non passavano.
L’editore mi aveva detto che avrei potuto ospitarci 50 persone. Ne ho fatte venire 40 e una di più non ci sarebbe entrata. Già così eravamo davvero accalcati. Atmosfera molto intima e raccolta, per carità, ma forse troppo, dato che l’idea era di presentare il libro mentre la gente consumava l’apericena. Non riuscendosi a spostare, le persone sono rimaste inchiodate a sentire me e chi mi accompagnava nella presentazione del romanzo. Positivo per calamitare l’attenzione, ma temo meno per chi sperava anche di sfamarsi un po’, vista l’ora (si cominciava alle 20,30).
Devo anche dire che la saletta, pur prenotata dalle 20,30 è stata liberata solo poco prima dai precedenti avventori e la predisposizione dei tavoli e del buffet ha un po’ ritardato l’inizio della serata.
Essendo l’oratore, ho potuto bere, ma non mangiare, salvo un piatto di farro a fine serata. Mi pare di capire che c’erano stuzzichini vari (piccoli tramezzini, crostini, patatine, noccioline, tapas, wurstel) e tre primi diversi. Mi dicono che i crostini e i tramezzini erano buoni ma i primi no. Il tutto per € 10,00 compreso l’aperitivo.
Il personale è stato cortese e disponibile, cercando di venire incontro alle nostre richieste, anche se lo spazio era quello che è e a questo non potevano certo ovviare.
Per fare apericena e presentare un libro ci sarebbero almeno voluti tre tavoli, uno per gli oratori, uno per il buffet e uno per i libri, oltre ai tavolini e le sedie per chi assisteva. Ne avevamo solo due e molte persone non avevano tavolo.
Diciamo che se si fosse stati in venti, cioè la metà di quanti eravamo, la saletta sarebbe stata una buona soluzione.
Domenico Bonanno
21/03/2019
In un quartiere popolato negli anni sessanta dagli artigiani, apriva questo caffè diventato presto luogo abituale del loro ritrovo. Ancora oggi appena entrati si entra in questa calda atmosfera familiare dove viene voglia di indugiare oltre il tempo del classico caffè a chiacchierare con la cortese titolare che ti sa consigliare una veneziana con una crema pasticciera speciale. È l'occasione di una piacevole pausa tra le visite degli splendidi musei fiorentini.
Filippo Ferraro
03/09/2021
Laa sera dopo cena è aperto fino alle 1, ed è molto carino prendere un bicchiere di vino od altro e stare senza impicci in piazza della Passera. Mitico, il gestore n. 1
Vieri Orzalesi
08/07/2018
Piccolo e delizioso cocktail bar che si affaccia su Piazza della Passera, all'angolo con Via Toscanella. Ottima scelta di vini e cocktail, piccoli tradizionali tavolini all'aperto, personale molto gentile e disponibile. Sicuramente da provare, un piccolo angolino di qualità in uno degli angoli più suggestivi di Firenze.
Enrico Boidi
26/03/2018
Fanno un po' i radical chic, ma il posto è bello e la formula vincente. Non c'è servizio al tavolo ed è un problema perché spesso devi dare coda per ordinare. A parte questo è accogliente e l'aperitivo è buono.