Virna Tagliatti
18/07/2021
Torre Velasca è un grattacielo simbolo dello skyline milanese, situato nelle vicinanze di piazza Duomo. Realizzata tra il 1956 e il 1958 dallo studio BBPR che realizzò una struttura innovativa in cemento armato, alta 106 metri, caratterizzata dai piani più alti aggettanti, sporgenti dal corpo inferiore. Lo spazio circostante, infatti, permetteva una espansione solo nei piani superiori.
Parte la ristrutturazione della torre il 21 giugno 2021. Progetto di riqualificazione che durerà tra i 18 mesi ai 2 anni e coinvolgerà anche il quartiere circostante. In attesa termine dei lavori , possiamo vederla con ponteggi e impalcature. 👋🏻
Senàrega Kevin
29/08/2021
Non si può certo dire che Torre Velasca sia l’edificio più bello di Milano.ci sono stato diverse volte a Milano e di sicuro non mi è mai venuto voglia di vedere la torre da vicino e di fotografarla! non capisco cosa ci sia di bello? in Torre Velasca. , definita dai cittadini "il grattacielo con le bretelle" oppure l’edificio a "fungo"...«capoccione di cemento ....oppure Torre Medievale.....Torre Velasca architettura post-razionalista brutalista. Ci sono edifici più belli a Milano di Torre Velasca che meritano sicuramente di essere fotografati!!!
𝓚.𝓢 😎
Maurizio Soggetti
30/03/2021
La Torre Velasca è un grattacielo di Milano. Realizzato per la Ri.C.E. tra il 1955 e il 1957 su progetto dello Studio BBPR, l’edificio rappresenta uno dei pochi esempi italiani di architettura post-razionalista brutalista.
PAOLA CANU
08/06/2021
Unica al mondo!
Finalmente viene ripulita, non vedo l' ora di vederla splendente ed in manutenzione!
Marco Rossetti
21/06/2021
La Torre Velasca è un grattacielo di Milano. Realizzato per la Ri.C.E. tra il 1955 e il 1957 su progetto dello Studio BBPR, l’edificio rappresenta uno dei pochi esempi italiani di architettura post-razionalista brutalista. Il suo nome si deve alla piazza omonima in cui si trova, toponimo a sua volta derivante dal nome del politico spagnolo Juan Fernández de Velasco che nel XVII secolo governò il Ducato di Milano.
Per il suo interesse storico e artistico nel 2011 l'edificio fa parte dei beni architettonici sottoposti a vincolo dalla Soprintendenza ai Beni Culturali.
L'edificio fu progettato dallo Studio BBPR su incarico della società committente Ri.C.E. (Ricostruzione Comparti Edilizi), che nel 1949 ottenne dal Comune di Milano la licenza per costruire «un edificio pluripiano a uso misto commerciale e residenziale da insediarsi in un'area di suolo pubblico di riconversione», a seguito della devastazione inflitta dai pesanti bombardamenti angloamericani della seconda guerra mondiale.
Gli studi di progettazione iniziarono nel 1950 con la collaborazione dell'ingegnere torinese Arturo Danusso e furono da subito indirizzati verso la creazione di un nuovo simbolo della rinascita post-bellica di Milano, ipotizzando inizialmente un grattacielo da realizzarsi completamente in acciaio e vetro. Per accertarsi maggiormente della fattibilità di tale progetto, lo Studio BBPR interpellò anche un'azienda di New York specializzata nella consulenza economica per progetti di grattacieli, la quale evidenziò che la condizione dell'industria siderurgica italiana del tempo non sarebbe stata in grado di sostenere una simile richiesta di materia prima; l'iniziale ipotesi di una torre in acciaio venne dunque accantonata anche a causa degli alti costi del materiale, pertanto lo Studio BBPR optò per la soluzione in calcestruzzo armato con rivestimento in pietra che ridusse i costi di un quarto ma che si sarebbe altresì inserita meglio nel contesto architettonico cittadino.
Fra il 1952 e il 1955 venne portato a termine il progetto definitivo dell'edificio, che venne approvato dal committente e realizzato dalla Società Generale Immobiliare tramite Sogene, tra il 1956 e il 1957. I lavori di costruzione durarono 292 giorni, concludendosi con otto giorni di anticipo rispetto a quanto previsto dal contratto.
A seguito di alcuni passaggi di proprietà negli anni duemila l'edificio passò alla Fondiaria Sai, facente parte del Gruppo Ligresti e successivamente, dopo la fusione con Unipol, entrò a far parte del patrimonio immobiliare della nuova società UnipolSai, che si occupò di una totale ristrutturazione.
Nell'ottobre del 2019 è stata conclusa una nuova trattativa con cui Unipol ha ceduto la Torre Velasca al gruppo americano Hines, a fronte di un esborso economico complessivo di 220 milioni di euro.
Giuosuè Zeneize
22/01/2021
Non riesco a capire l'entusiasmo per questa torre ...Brutta da vedere e brutta per Milano... un'accozzaglia insensata di costruzione... ...Non ci abiterei mai e non ci salirei mai....composto da enormi travi d'acciaio orribili palizzate aggettanti ... strutture!.....Incomprensibile l'entusiasmo!!!...del proverbiale carnaio di turisti che fotografano ..la torre??.... .. Auguri a chi piacciono simili strutture!.....
MANUEL TRABALLONI THEATER
31/07/2021
Grattacielo tipico di milano, peccato che io non sia mai riuscito a visitarlo, sarebbe un emozione unica! Non so adesso che funzioni abbia ma architettonicamente è una cosa unica! Prossima volta che vado a milano vado sicuramente a bombardarla di foto! Stra consigliata
Emanuele Corno
26/06/2021
Il ristorante è buono e il servizio anche, magari si fan prender la mano, ed iniziano con portate a raffica... E il conto riflette il tutto... Consiglio, ordinate dal menù così da sapere cosa vi aspetta alla cassa