Giuseppe
11/10/2020
Tratti in inganno dalla memoria, torniamo dopo mesi (nel mezzo c'è stato il lockdown) a mangiare in quella che credevamo fosse ancora «Terra Mia».
Entrando non riconosciamo i titolari: troviamo invece tutto personale giovane, sveglio, sorridente ed in divisa. Ci rendiamo presto conto che il locale è tutto nuovo.
Ma non tanto (e non solo) in termini di arredo. È cambiato proprio nell'approccio al cliente, nella cura dei dettagli, nell'impostazione. E non sarebbe ancora abbastanza... la differenza sostanziale è proprio nel «cibo».
Come da nuove regole anti contagio, tavoli distanziati, personale con la mascherina nel posto giusto (cioè non in fronte né al braccio, naso all'interno) e menù consultabile dal proprio telefonino. Tutto appare in ordine e pulito, un aspetto non marginale di questi tempi.
Mangiamo al piano di sopra, dopo di noi altri tavoli si riempiono e pare strano che nessuno ancora abbia recensito questo posto... immagino, forse, perché tutti i vecchi clienti del precedente proprietario si sono come noi lasciati fuorviare.
Eppure la differenza, come dicevo, c'è e si vede.
Abbiamo ordinato come antipasto una bruschetta di mare che appena la vedi hai paura di rimanere con la fame e che invece ti stupisce, nel gusto, nella croccantezza, negli abbinamenti studiati, forse arditi, ma personalmente molto apprezzati. I due primi, due classici, lo spaghetto con le vongole e la pasta fagioli e polpo sono tecnicamente ben eseguiti, impiattati con cura e non deludono le aspettative. Il trancio di ricciola è buonissimo, perché il pesce o lo sai cuocere (come il cuoco ha dimostrato di saper fare) o non lo metti nel menù. Il dolce, un tortino al basilico (sic!) e cioccolato bianco è spettacolare: la titolare, a richiesta, ci fa presente che dietro c'è la mano della pasticceria Di Costanzo. Spettacolare sul serio.
Prezzi in linea con un ristorante (perché non è più una trattoria/pizzeria e anche ristorante... è un Ristorante) del livello che ti aspetteresti, ma il conto è tutto sommato onesto, considerato quel che abbiamo mangiato e bevuto, compresa una bottiglia di ottimo Chardonnay.
Amaro per uno dei commensali gentilmente offerto, anche se - dev'essere stata una svista - nel conto è stato messo lo stesso. Ma basta il pensiero, apprezzato ugualmente.
In zona, onestamente, ha alzato il livello della ristorazione di una spanna.
Assolutamente consigliato, e da preferire.
Laura Cozzolino
18/10/2020
Prima volta all’Osteria Fluida, da poco aperta nei pressi di Via Duomo, una meravigliosa esperienza.
Ambiente piacevole ed accogliente, titolari gentili, sorridenti e professionali.
Anche il servizio una nota positiva.
Arriviamo al cuore dell’Osteria...i piatti: un menu di terra e mare con un’ottima scelta ma nel rispetto della stagionalità dei prodotti di grande qualità. Saporiti, hanno una radice tradizionale ma con una divertente nota di innovazione ben misurata.
Si lasciano mangiare fino all’ultimo boccone anche se la presentazione è così ben fatta e gradevole alla vista che quasi dispiace rovinarla!
Torneremo certamente!