Dicono di noi:
Il locale, se così si può chiamare, si è trasferito sul lungomare di Paola, ci sono stato con mia moglie una sera per mangiare la pizza, tra l'altro il nome Vesuvio trasmetteva certezza. Ci accoglie la titolare, persona molto arrogante. Ordiniamo prima un antipasto e all'atto di portare via i piatti ci impongono di riutilizzare le stesse posate per le portate successive. Ordiniamo quindi le pizze, mia moglie una pizza con verdure ed io un ripieno con salame e mozzarella, chiedo espressamente alla ragazza, figlia della titolare, di non mettere il salame piccante. Stia tranquillo mi risponde. Nel frattempo mi cade a terra una posata e la titolare accortasi me la sostituisce, le chiedo a questo punto di cambiarla anche a mia moglie, la risposta è: "Perchè anche a lei è caduta? No le rispondo però gliela cambi ugualmente. Arrivano le "pizze" definirle tali è un'offesa alla pizza, così come lo è il nome del locale: "Vesuvio" il mio ripieno è stracolmo di pomodoro, un mare di pomodoro in un ripieno e indovinate quale salame c'era? Quello piccante naturalmente, la figlia della titolare ha detto che il pizzaiolo si era sbagliato.
Anche la pizza di mia moglie era uno schifo, i prezzi invece altissimi.
Il bello arriva quando mi reco alla cassa per pagare con la carta di credito, per errore entro nelle cucine, non mi fossi mai permesso, la figlia della titolare mi caccia urlando: "Fuori!!! la cassa è dall'altra parte". Forse ho visto qualcosa che non dovevo vedere. Prezzi altissimi, qualità da schifo e non mi pronuncio sullo spettacolo indecoroso visto nelle cucine. Alla larga da un covo di gente così.
Si è verificato un errore! Riprova tra qualche minuto