Recensioni di Gul, Parma

Ineccepibile. Davvero difficile trovare qualche elemento da migliorare, se non marginalmente. Beh, sulle difficoltà di prenotazione, i tempi lunghi, poco si può aggiungere: se non ci si arma di graaaande pazienza non si ottiene nulla; inutile farne una ragione di scontento! Al tavolo si viene accolti con grande professionalità e ben disposti ad ogni richiesta e chiarimento. Dei piatti non si può che lodare ogni singolo dettaglio; una maestria tecnica e una perfezione nella preparazione e presentazione davvero straordinaria. Dove altro ci si può immergere nella spuma di un uovo alla Benedict così magistralmente realizzato? per non parlare della squisitezza del risotto agli asparagi. Ma tutto il nostro cuore e stomaco di golosi era proiettato per il Gran Finale: il generoso bidone (era davvero una quantità ben abbondante) di zabajone preparato al momento. Quando il pastry chef si è presentato con il polsonetto di rame ben pieno di zabajone gonfio e spumoso, ecco che si è aperto il cuore e lo stomaco! Davvero nessun rimpianto per avere lasciato al suo posto il famoso gelato alla crema, non abbiamo avuto un attimo di esitazione sia nella scelta che nella soddisfazione finale! Conto allineato alle aspettative, di buon livello ma non lo definirei troppo elevato in relazione al posizionamento del locale

La nota difficoltà a trovare un tavolo in questo ristorante di Coloreto è la prova più evidente del forte apprezzamento da parte dei parmigiani (e non solo). Il locale ricorda da vicino le classiche trattorie, dal tovagliato alle sedie, così come legato alla tradizione è il menu proposto. Dopo un'entrée di (ottima) mortadella e focaccia, si passa a un più che discreto salume (pancetta e salame in primis), cui viene abbinata una torta fritta che si lascia molto apprezzare, soprattutto per il fatto di non lasciare praticamente traccia di unto. Le cipolline borettane in agrodolce sono di ottima fattura, macerate giustamente in molto aceto. Il guanciale di vitello arrosto (con topinambour) è tenerissimo e saporito, mentre il petto di faraona farcito con pancetta e foie gras non sfigura affatto al confronto, confortato da un indovinato abbinamento con cavolo cappuccio rosso. Tra i celebrati dolci si opta per il famoso zabaione, creato al momento, dalla ottima consistenza e gradevolissimo al palato, anche se avremmo preferito fosse preparato con il solo marsala anziché con marsala e moscato. Il servizio presta il fianco a qualche area di miglioramento: il vino, ad esempio, non viene fatto assaggiare ma è versato immediatamente a tutti i commensali: è vero che è "solo" Lambrusco, ma da queste parti, si sa, la fa da padrone). La piccola pasticceria conclude un pranzo gradevole e gradito.

Ottima cena con le amiche: location rustica ma carina e caratteristica, personale cordiale ed educato (da chi sta in sala a chi alla cassa), cena squisita dall’antipasto al dessert e bagno pulito! Eravamo in 4 ed abbiamo ordinato: antipasto centrale (torta fritta, polenta fritta, gorgonzola e crudo), una portata a testa (i miei spaghetti alla chitarra con puntatelle e acciughe erano deliziosi), 4 dessert (gelato alla crema fatto da loro con vari topper assolutamente da provare), 4 caffè, 3 bottiglie d’acqua, 2 calici di vino per un tot di 37€ a testa. Porzioni abbondanti, qualità elevata e prezzi in linea con la zona. Non do 5* solo per 1) l’ingiustificatamente lunga lista d’attesa per avere un tavolo: abbiamo chiamato a fine gennaio per avere un primo posto libero a fine aprile… siamo arrivate al gran giorno (quasi ci siamo dimenticate nel frattempo della prenotazione ma per fortuna l’organizzazione è tale da ricevere l’sms di promemoria) e di 3 salette solo una era piena… 2) alle 23 eravamo rimaste le ultime (ma era venerdì sera, non infrasettimanale) ed hanno iniziato a sparecchiare il tavolo… poi a pulire la sala… poi ad aprire la finestra! Insomma, ci stavano invitando ad andare via! Ma, ripeto, era venerdì sera!

Servizio ottimo, cibo veramente buono. Super i tortelli ed il piccione. L'ambiente avrebbe bisogno di miglioramento.

A mio avviso tra le migliori osterie d'Italia. Cibo ottimo, presentazione dei piatti accurata. Servizio molto professionale, con personale molto preparato, tra cui tanti sommelier professionisti. Ottima carta dei vini, ambiente familiare e rilassante.

Qualita dei prodotti / materie prime molto alta. Per quello si paga é difficile trovare di meglio. Il gelato e il suo servizio danno sicuramente un tocco originale al locale. Spazio all aperto molto carino e nonostante il caldo di questi giorni si stava bene. E finalmente ora rispondono al telefono rispetto all anno scorso :)

Tornato dopo molti anni di assenza, ho ritrovato questa fantastica trattoria come la ricordavo, o forse meglio! Molti piatti della tradizione ma con una attenzione speciale per gusto e dettagli. Ho provato le lasagne, disponibili soltanto la domenica a pranzo, ottime sebbene sia stato un colpo al cuore rinunciare ai tortelli. E poi un ottimo piccione dalla cottura semplicemente perfetta. In coda, con il primo vero caldo estivo il gelato tipico dei Due Platani è stato la ciliegina sulla torta. Peccato essere stati soltanto in due e non aver potuto andare oltre al singolo calice di vino, perché la cantina è assolutamente meritevole. Pranzo goduto fino in fondo nella massima cortesia ed efficienza di personale e propietari.

Per me è la prima volta in questa trattoria. Mangiato bene senza infamia e senza lode. Per essere una trattoria, è troppo gourmet.

Siamo arrivati da Monza per mangiare in questa favolosa trattoria. Tutto perfetto e gustoso.

Ottima qualità dei piatti. Tutto buonissimo. Da assaggiare assolutamente il gelato alla crema