Bosco sempre pacifico. Pulito e curato.
Sono rimasta sorpresa col nuovo ristorante Alice e Leopoldo, molto bello e con tanto spazio col bosco intorno. Personale gentilissimo e disponibile per info.
Paola Felici
16/08/2021
Dove c'è la villa, che è chiusa, c'è un bellissimo parco per passeggiare o semplicemente ci si può sedere e godersi la natura.
giovanni fabbri
19/10/2017
posto bellissimo, parco sempre aperto al pubblico, parcheggio a due passi. peccato che la villa sia chiusa se non in rare occasioni come la giornata del FAI.
caterina casini
18/08/2021
Posto bellissimo!
Marzia Bellon
21/06/2021
Un luogo spettacolare ....peccato l inciviltà umana nei parcheggi.....
MASSIMO MEARELLI
13/01/2021
Bel parco molto piacevole e rilassante
Lory S. G. 82
05/09/2020
Mal tenuta soprattutto la parte dei cento scalini
angelo bevilacqua
08/02/2019
L’edificio venne costruito dal Barone Leopoldo Franchetti, nato a Livorno nel 1847, il quale si trasferì a Città di Castello nel 1880. Nel 1882 iniziò la sua carriera parlamentare come deputato per l’Unione Liberale Monarchica (divenne poi senatore terminando la sua attività politica 1909). Sensibile alle problematiche sociali ed economiche si appassionò in particolare al problema agrario non solo cogliendo la necessità di una riforma economica del settore ma indirizzando i suoi sforzi verso il miglioramento delle condizioni culturali e di vita dei contadini. Un anno dopo il suo viaggio di studi nel sud Italia dedicato all’approfondimento della "questione meridionale", nasceva a New York nel 1874 Alice Hallgarten che sposerà nel 1900 conducendola nella Villa della Montesca da poco ultimata. Nonostante la differenza di età, la loro fu un unione felice, resa ancora più solida da comuni interessi culturali e filantropici. Fu per iniziativa della baronessa Alice che, tra il 1901 e il 1902 fu creata la scuola elementare della Montesca (organizzata all’interno della villa) e di Rovigliano, alle quali potevano accedere gratuitamente i figli dei contadini fino alla sesta classe. Il carattere innovativo delle metodologie didattiche sperimentate in queste scuole richiamarono l’attenzione di Maria Montessori che proprio a Villa Montesca poté portare a compimento il suo metodo didattico. L’azione e l’impegno dei Franchetti a favore della diffusione della cultura e dell’istruzione come strumenti per l’emancipazione delle classi più povere, ebbero modo di concretizzarsi in altre iniziative, (come il Laboratorio della Tela Umbra, istituito nel 1908) e hanno costituito dei valori culturali di riferimento per la crescita dell’Alta Valle del Tevere, facendone, altresì, un modello di particolare interesse che integra sviluppo economico e crescita della persona. Villa Montesca è stata costruita alla fine del 1800 su disegno dell'architetto fiorentino Boccini per volontà del Barone Franchetti. Il complesso è situato in una collina con panorama sulla città ed è inserito, insieme ad altri edifici storici, all'interno di un ampio parco secolare ricco di rare specie botaniche.