Recensioni di Osteria Al Numero Sette, Pianoro

...dopo la Cassia , partendo da Siena , e fatta via Bolognese sino alla Regionale della Futa , stava indebolendo le nostre tenue speranze di cenare fino a quando nel deserto enogastronomico del tragitto finale del nostro peregrinare , abbiamo gioito nel vedere questa oasi , questo locale che ha una grande anima e personalità , che ti ammalia con il jazz di Coltrane o di Baker , i fumetti di Pazienza o la fanzine Frigidaire , radio dei ruggenti anni del boom economico , che tutti assieme ti accompagnano al tavolo dove vino e cibo fanno presto dimenticare le fatiche di una meravigliosa cavalcata dal Chianti all' Appennino tosco emiliano. Bravi !

Ambiente informale, carino, curato. Ottimi piatti con ingredienti genuini. Prezzo adeguato.

Gran bella osteria, lungo la statale che attraversa Rastignano e non si può non notare! Dopo averla notata, abbiamo deciso di fermarci una sera a cena. Interno vintage, con diversi richiami alla musica ed al jazz, e diversi strumenti o accessori casalinghi del passato. Ambiente familiare ed accogliente. Menù con pochi piatti ma di qualità, come spiegato nel menù. Prezzi un po' sopra la media ma giustificati dalla qualità dei prodotti. Buona la cotoletta alla bolognese, anche se la carne era più asciutta di quelle a cui sono abituato. Bella ed interessante la carta dei vini, sebbene tutti con prezzi medio-alti, ma con la possibilità di aver dei calici di buon vino a 5€. Locale non adatto a grandi tavolate, ma più per coppie o tavoli da pochi intimi... Ambiente soffuso. . . Forse non sarebbe male aver un leggero sottofondo di jazz. . . Lo scorso inverno organizzavano eventi jazz live. I bagni purtroppo non sono accessibili si disabili, sono al piano di sotto, come purtroppo capita nei locali in palazzi vecchi, ma sono puliti e ben curati. Consigliato.

Cucina semplice, senza pretese ma buona e con ingredienti tipici. Un po' lenti ma veraci.

Posto molto bello personale educato e rispettoso consiglio vivamente di andarci prezzi economici veramente stupefatto

Sono stato molto bene qualità nella traduzione bolognese e sarda.

Andati a pranzo con colleghi. Belľambiente interno, luminoso e, per chi è appassionato di jazz, gustosissimo. Tavoli ben disposti e spaziali. Personale molto operativo e professionale. Personalmente ho pranzato con una discreta gramigna al ragù ed un ottimo Pivier Cesconi (merlot e cabernet) 2008

Cucina tradizionale bolognese, è la tipica osteria in cui mangi bene e tanto. Da tornare!