
Emanuele Salè
"Il mare di Centocelle" si è dimostrato buono, anzi buonissimo buonissimo. Il locale appare un po' dimesso da fuori, sembra una pescheria con dei tavolini dentro, anche dentro, a parte i bellissimi pothos, non è particolarmente curato, ma la qualità del pesce e la bontà dei piatti compensano queste piccole defaillances. Abbiamo provato sauté di cozze con crostini alla nduja, polpettine di pesce fritte accompagnate da panna acida e alici marinate preparate dal personale. Tutto fantastico! Poi siamo passati ai piatti principali: una pasta alla norma con il tonno, spaghetti con le vongole e tataki di tonno con contorno di scarola. La pasta alla norma con il tonno era spaziale, cremosissima e buonissima, il tataki ottimo ma doveva essere cotto un po' di meno all'interno. Peccato per l'assenza di una carta dei vini, si scelgono le bottiglie direttamente in cantina, in una modalità un po' verace. Le bottiglie di cerasuolo e di grecanico che abbiamo preso erano sicuramente interessanti, seppur di non altissimo livello. Il conto è stato adeguato per quanto mangiato e bevuto: 3 antipasti, 2 primi, un secondo e un contorno, 2 bottiglie di vino e 2 di acqua, 3 caffè e 3 limoncelli sono costati circa 43€ a testa.