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Recensioni di Passo Del Falco Restaurant, Sorianello

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Luca M
02/08/2021
Ideale per una vacanza di riposo...posto tranquillo ,vista panoramica, cucina casalinga ottima...con prodotti del proprio orto...CONSIGLIO
Gustavo Peperini
05/04/2014
Era la sera tra sabato 27 e domenica 28 luglio 2013. Pedalavo già da una decina di giorni in Calabria e quella mattina, con la mia bici carica di bagagli, ero partito da Santa Maria di Ricadi (Tropea) diretto a Serra San Bruno da dove, il giorno seguente, superato il Monte Pecoraro ed il Valico di Pietra Spada, mi sarei portato dal Tirreno allo Jonio, verso Stilo, borgo natio di Tommaso Campanella. Quella sera però ero veramente stanco: un po’ per la calura delle ore centrali, un po’ per la fatica patita lungo la salita tra Soriano Calabro e Sorianello per via delle notevoli pendenze (anche del 9%) ... fatto sta che alle 7 di sera stava calando il buio e mi trovavo ancora a 700 metri di quota, lontano almeno 7 chilometri da Serra San Bruno. Quando ormai mi stavo rassegnando all’idea di dovere concludere la tappa in notturna, all’improvviso scorgevo sul lato sinistro della carreggiata un cartello: “B &B Passo del Falco, Ospitalità diffusa. Menù fisso 9 E”. Ancora ci penso: fu come scoprire l’acqua nel deserto! Varcata la soglia del cancello d’ingresso, spingendo a mano la bici per non apparire troppo invadente, vedevo una gentile signora intenta a sistemare l’orto alla quale chiedevo se avessero una stanza libera. Ero fortunato: potevano ospitarmi ma solo per una sera perché l’indomani sarebbe venuta una comitiva di tedeschi ed avrebbero avuto il tutto esaurito. Sistemata la bici in garage ed i bagagli in una doppia ad uso singola, dopo una doccia caldissima e rigenerante, mi accomodavo nella sala ristorante dove consumavo una cena luculliana a base di pizza (gigantesca) che il marito della sig.ra, ottimo pizzaiolo, mi preparava in 7 gusti diversi, uno per ogni spicchio (tra cui uno memorabile con funghi porcini del luogo), in modo che io avessi potuto assaggiare, conservandone la memoria, quanti più tipi di pizza possibile durante quel breve soggiorno.Squisite anche le crocchette di patate ed altri stuzzichini serviti come antipasto. Il tutto innaffiato da ottima birra. Alla mia domanda sul perché servissero delle pizze di così grandi dimensioni (quasi una familiare) il marito-titolare mi rispondeva che le faceva così perché chi mangiava da lui doveva restare veramente soddisfatto. E nel mio caso l’obbiettivo è stato sicuramente raggiunto! A tarda sera, malgrado il lauto pasto, sprofondavo in un sonno profondo, risvegliandomi il mattino seguente coccolato dalla quiete dei boschi delle Serre. Quindi, dopo una ricca colazione con latte, marmellata… (e, su mia richiesta, la famosa crema di cioccolato e nocciole di cui non si può fare pubblicità) ci lasciavamo come vecchi amici. Non senza aver fotografato, però, la variegata fantasia di fiori secchi e candele profumate esposte all’ingresso del locale che la sera prima non avevo notato a causa dell’oscurità. E’ la padrona di casa a creare queste vere e proprie opere d’arte seguendo le antiche regole dell’artigianato locale. Se siete di passaggio e desiderate un’accoglienza non affettata (come altrove sempre più spesso si trova) ma sincera ed autentica, vi consiglio di soggiornare in questo posto. Troverete una bella coppia che dopo una vita di lavoro all’estero si è ritagliata questo piccolo angolo di paradiso nella terra di origine che, per fortuna nostra, è disposta a condividere con gli amici di passaggio. Giuseppe, provincia di Palermo.
Antonio Bertucci
24/08/2018
Christian Palamara
22/01/2020
Andrea Brunini
17/08/2019
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