Recensioni di Trattoria, Torino

Molto interessanti le proposte di questo locale... Sia il brunch che il resto fanno venire l'acquolina in bocca. È un locale che vale la pena provare e, appena mi sarà possibile, ci tornerò per degustare gli altri piatti proposti. Prezzi in linea con la tipologia di locale. Curato e particolare l'arredamento scelto.

Locale molto curato. Adatto sia per una cena galante che per trascorrere una serata con gli amici. Menu vario. Delizioso il cheeseburger ed il tiratisu ( assolutamente da provare ). Personale cordiale e gentile.

Tutto sommato una buona cena, purtroppo servizio un po’ sbadato e tempi di attesa lunghi, abbiamo aspettato 20 minuti per ordinare e 30 minuti tra antipasto e primo tra cui uno di questi sbagliato. Ma penso che fosse per le molte persone presenti. Abbiamo preso il menu big e quello piemontese ed era tutto buonissimo dall’antipasto al dolce, lo consiglio!

Cibo ottimo, piattisfiziosi e ragazzi giovani. Nelle ore di punta, il servizio al tavolo è un po' lento e disattento...ma l'attesa è ripagata dal cibo...che è proprio slurp! Ps: interni ben curati e moderni. Consigliato!

Pranzo di domenica. Personale gentile e buon servizio, vino Barbera discreto. Il locale è carino e la presentazione dei piatti curata. Le note dolenti per noi sono arrivate sul cibo ordinato. Io e mio marito abbiamo preso un tagliere salumi e formaggi. A parte la selezione dei salumi (cotto, bresaola, mortadella e crudo) e dei formaggi (brie, cucchiaio di gorgonzola e altri 2 non meglio identificati), erano immangiabili, sembravano appena usciti da una vaschetta da discount di qualità bassa. Se si fa pagare un tagliere circa 20 euro ci si aspetta una scelta e una qualità decisamente migliori. Discorso analogo su pane e grissini (2,50€ di coperto per un pane a nostro avviso non soddisfacente).

Si mangia bene anche se è forse un po' caro per pranzi di lavoro. Un giorno riuscirò ad avere quella pasta che mi dicono sempre che ci vogliono 20 minuti, così prendo altro

Location bella, titolare e staff professionisti e professionali, menù da 10e lode, carta dei vini ottima. In poche parole grazie di esserci e di darci il sevizio che offrite. P.S.: i nostri Pelosi a 4 zampe ricevono come benvenuto una ciotola d'acqua fresca senza che lo chiedate.....

Era un po’ che volevo venire in questo posto, attratto dall’arredamento un po’ Brooklyn e purtroppo è stata una pessima esperienza. Sono svariate le cose che sono andate come non dovevano andare, e a prezzo altissimo. Cominciamo dall’inizio: prendo un cocktail, l’Americano. Mi arriva un bicchiere con 1 kg di ghiaccio e un po’ di liquido che ricorda il colore del Campari. Va bene, lo faranno così. Due sorsi ed è finito. Pazienza, uno scivolone può capitare a tutti. Prendiamo da mangiare, e lì inizia il dramma. Il mio superclubsandwich da 16,50 € (sediciecinquanta) era una piccola enciclopedia di cosa non si deve fare in cucina. Il sandwich all’americana si assembra dopo aver tostato il pane. Il mio probabilmente è stato scaldato con tutto dentro, o riscaldato in forno, non so esattamente, ma aveva tutta l’insalata che sporgeva che era rinsecchita, cosa che ad oggi avevo vito solo dal kebabbaro che ti scalda il panino nel forno dopo averlo preparato (appunto). Non un’esperienza piacevole.Le mie patatine erano crude, non nel senso che erano poco croccanti, ma che erano state cotte tipo 10 secondi, ed erano ancora tutte attaccate come si osserva quando butti le patate ancora congelate e non dai tempo loro di staccarsi e friggersi. Il piatto porcello, 13,50€, avrebbe fatto brutta figura ad una festa dell’unità: la salsiccia era stata cotta chissà quando, e riscaldata, non aveva un bell’aspetto, peraltro la quantità era abbastanza ridicola, contando che non era la salsiccia fatta con le carni del maiale supremo, potevano metterne anche un po’ di più. La mia compagna ha preso la Grissinopoli, non era cattiva, peccato che la particolarità della Grissinopoli è che viene impanata (Sorpresa sorpresa) con i Grissini. Nessuna traccia nella nostra, manco un frammento, ma un’impanatura dozzinale di una carne non straordinaria. Sorvoliamo che dovrebbe essere fatta ad orecchia d’elefante e non a cotoletta, arrivata già tagliata dio solo sa perché. Diranno ma noi la facciamo così, che è la tipica espressione di chi fa le cose ad cazzum, ma se chiami giraffa un elefante non va tanto bene. L’hamburger della mia amica sembrava discreto, difficile sbagliare anche quello. Alla fine ho chiesto un sorbetto con correzione alcolica, non era chiaramente corretto, ho chiesto alla cameriera che mi dice si si è corretto forse non so boh chissà e io le dico no non è corretto e infatti. Tutto così. Alla fine ho chiesto di pagare 60 € del totale, la cameriera me ne ha segnate 68 e poi ha descritto l’accaduto in maniera ridanciana come se fosse successo fuori dal suo controllo. Vabbè. Alla fine a pranzo abbiamo speso 4 adulti 1 bambino senza vino la bellezza di 109€ e devo dire che mi sembra davvero eccessivo, non per il prezzo in sé ma per il rapporto qualità prezzo, con queste cifre devi fornire un servizio impeccabile e la qualità del cibo e la sua preparazione dev’essere dello stesso livello, non improvvisazione totale. Spiace perché il posto è carino e il proprietario molto gentile, ma non basta.