Dicono di noi:
Serata d’agosto, fresca, d’altronde siamo a oltre 700mt. di altezza, con venticello che stuzzica l’appetito. Siamo in quattro persone, e veniamo fatti sedere all’esterno su tavoli, alla buona, con tovaglia e tovaglioli di carta. Ci facciamo portare su consiglio di un commensale che ha già frequentato il ristorante, due antipasti in quattro, composti da un assaggio di bruschette e acquasale (friselle) con pomodorino, olio e cipolla, del salame, del crudo di Faito, della caponata, dei pezzetti di frittata e del caciocavallo. Come portata principale, sei torcinelli arrosto, quattro pezzi di salsiccia, e trenta arrosticini classici di pecora (alcuni dei quali parecchio bruciacchiati). Il tutto accompagnato da tre birre in bottiglia e da acqua naturale. Caffe, in bicchiere di plastica, e ammazzacaffe per chiudere. Il tutto buono, ma niente di speciale, così come il conto, in linea per quanto abbiamo mangiato, tenendo conto anche della location spartana.
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