Dicono di noi:
dopo una sfilza di ristoranti e pizzerie dall'aria dozzinale, io e la mia compagna siamo rimasti colpiti dall'eleganza di questo locale. Sicuramente sfavorita dal mal riposto pregiudizio che un tempo avevamo nei confronti della Romania, vi ho scoperto una cucina pregna di amore per gli ingredienti e per i fornelli. La pasta è fresca e prodotta da loro, come il brodo, religiosamente curato dai cuochi. Le porzioni sono molto generose e i due camerieri sono cordialissimi. Piatti consigliati: le zuppe (la ciorba de burta è da piangere, resusciterebbe un morto da quanto è buona) e gli involtini nella verza e nelle foglie di vite. Pure la cucina italiana non sembra male. In conclusione, la città di Andora è fortunata ad ospitare un simile progetto gastronomico e sia io che la mia ragazza sicuramente torneremo più e più volte.
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