Dicono di noi:
Sono stata tempo fa con mio marito per una sola sera a cena in questo ristorante, avendo soggiornato (molto bene) per due notti nell'omonimo albergo, il cui ristorante occupa il primo piano.
Premesso che si trattava di un ripiego, non avendo trovato posto per una delle due sere nella trattoria del centro storico dove eravamo stati più volte, avevamo scelto il menù a prezzo fisso per € 23,00 a persona, che comprendeva un primo (a scelta tra due), un secondo (a scelta tra due), un contorno (a scelta tra due) e un dolce (a scelta fra due o tre), acqua e coperto incluso, vino escluso.
In teoria si potrebbe astrattamente assegnare un giudizio superiore avendo riguardo ai 23,00 €, che parrebbe un costo accettabile; il problema è costituito in gran parte dai vini, perché non esiste la possibilità di ordinare vino sfuso "della casa" (quindi alla fine abbiamo speso 28,50 € a persona).
Intendiamoci: mi è piaciuto molto leggere l'ottima carta dei vini che è veramente assortita, includendo vini di tutta Italia, con prevalenza ovviamente dei toscani; ed è anche vero che è espressamente previsto un servizio al bicchiere del "vino (rosso o bianco) DOC o IGT del giorno", ma a ben 3,00 a calice, che si sa quanto poco venga riempito... (dal secondo bicchiere 2,50 €, bontà loro). In questo modo si "costringe" il cliente che voglia gustare almeno due bicchieri, ma abbondanti, a ordinare una bottiglia, che in proporzione viene a costare di meno... (naturalmente la meno cara). Nel nostro caso si trattava di un rosso di Toscana IGT "Sorriso Rosso" delle colline lucchesi, a 11 € quindi non poco per essere un semplice IGT. Ma si arriva a bottiglie da 26 €, 36 €, per non parlare di vari Brunello di Montalcino a 60 €... Ma anche no, nemmeno in abbinamento ai secondi più pregiati del menù alla carta che, quantomeno un paio di anni fa, non prevedeva nemmeno una bistecca fiorentina nè una tagliata di Chianina.
Peccato che, a posteriori, per la tipologia dei piatti proposti nel menù a prezzo fisso quasi tutte le cantine proposte siano risultate esagerate... Non sarebbe affatto squalificante anzi, sarebbe più che dignitoso, proporre (a prezzo onesto) misure da 1/4 e da mezzo litro del "vino IGT del giorno" in abbinamento al menù fisso.
Ma veniamo finalmente ai piatti. Avevamo scelto ciascuno una delle due opzioni in modo da assaggiarle entrambe. Buoni i ravioli di ricotta e spinaci al burro e salvia, ma con troppo poco ripieno a favore della pasta; meglio i maccheroni locali al ragù. I secondi, ci dispiace, non ci sono piaciuti molto, considerato che stavamo cenando in un ristorante con grandi ambizioni. Un pó meglio tra i due il filetto di maiale alla senape rustica, ma il petto di pollo in salsa di cipollotto rosso e aceto balsamico era un piatto da trattoria molto modesta... Perdipiù ci è sembrato che nella salsa abbondassero i famigerati addensanti che lasciano quella strana bavetta, che mai vorrei trovare nei locali che seleziono per cenare bene (spero si trattasse invece di farina di riso, ma ne dubito fortemente; se mi sbaglio mi scuso!). Quanto alle patate fritte osservo che erano presenti anche nel menù alla carta, cui invece sarebbero più consone le patate al forno... Infine le verdure bollite miste (leggere e sane per carità, ma nel menù alla carta perché non proporle al forno o grigliate?).
Per concludere, il dolce, che invece ci era piaciuto molto! Era un delizioso dolce al cucchiaio di crema chantilly e amaretto (avevamo fatto bene a non scegliere la torta casalinga con le mele, che era prevista anche a colazione la mattina successiva; molto buona anche quella!).
In sostanza lascio un giudizio medio. Non dico che, pernottando all'Hotel Alpino, non si possa provare una volta tanto l'annesso ristorante (comunque aperto agli esterni); ma nel centro storico di Barga vi assicuro che a ottimo prezzo si trova senz'altro di meglio, di natura più rustica ma più legata alla tradizione e ai sapori autentici della Lucchesia.
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