Dicono di noi:
Rispetto all'altra nostra visita a questo locale nella periferia di Bologna verso Modena, ci sono delle novità. Alcune positive e altre ancora negative.
Tra quelle buone, sicuramente la ristrutturazione degli ambienti, compresi i servizi igenici che erano a dir poco scandalosi.
Migliorata sensibilmente l'acutistica degli impianti e l'areazione generale che consente una migliore vivibilità nelle due sale da ballo. In sintesi, si suda molto di meno anche quando lo stesso si affolla.
Queste migliorie le dobbiamo sicuramente all'intervento delle autorità pubbliche preposte che hanno giustamente bloccato temporaneamente l'attività della discoteca per oltre un mese.
Le note dolenti riguardano, come in precedenza, soprattutto la ristorazione che continua a non essere all'altezza del prezzo richiesto che è improvvisamente, dalla riapertura del Matis, ulteriormente aumentato: 35€ senza bevande, contro i 30 di ottobre scorso con... bevande! Un mese e poco più fa.
Al di là della qualità e della quantità del cibo offerta senza alcuna possibilità di scelta, (c'è solo un menù fisso!), quello che disarma di più è il servizio che, definirlo scarso e inadeguato, è un eufemismo.
Tra le novità più sconcertanti del nuovo corso, c'è l'uso di un solo piatto che non viene cambiato per l'intera cena e con il sussegurisi delle varie portate proposte. Portate che, anche se scarse, vengono servite senza essere porzionate e personalizzate. Come nelle peggiori bettole di periferia che, per fortuna, non si trovano più. Una caduta di stile a dir poco imbarazzante!
Decisamente una rapporto qualità/prezzo negativo, ingiustificato e sbilanciato solo a favore del ricavo per la struttura.
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