Pidina: il migliore a Bologna

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Dicono di noi: Durante una passeggiata serale, accompagnati dalla brezza fresca che annuncia un’estate ormai finita, il mio compagno ed io abbiamo deciso di concederci un’ultima serata tipicamente estiva, provando per la prima volta questa frutteria. Siamo stati accolti molto cordialmente, e dopo una breve consultazione abbiamo deciso di prendere una crepe con nutella e fragole, un bicchiere di sangria ed un drink a base di pera. Poco dopo veniamo serviti, e ci si presenta una scena davvero invitante! I drinks sembrano ben fatti, e la crepe è abbastanza grande, impiattata con cura. Bene, quest’ultima è stata l’unica ordinazione salvabile. Tutto sommato era gustosa, se non si fa troppo caso al fatto che è arrivata al tavolo già fredda, e che le fragole non erano di massima qualità (niente da dire, d’altronde non sono di stagione). Il problema vero si sono rivelati essere i drink. La sangria, forse di un livello leggermente superiore rispetto all’altro, era eccessivamente zuccherata, tanto che, più che il sapore del vino e gli aromi della frutta, al palato si sentiva solo ed unicamente il classico sapore dello sciroppo di zucchero aromatizzato super chimico, probabilmente alla fragola o frutti rossi. Stendiamo un velo pietoso per l’altro mischione che non mi azzarderei a definire cocktail. Nessuno dei due è amante degli sprechi, quindi io ed il mio compagno ci siamo sforzati di finirlo, dividendocelo. Per quanto mi riguarda, è la prima volta in cui mi ritrovo a sperare che il ghiaccio si sciolga più in fretta, in modo da annacquare e rendere affrontabile quella brodaglia. Forse lo sbaglio è stato nostro, che abbiamo fatto un’ordinazione che non comprendeva frutta fresca, il loro “piatto” forte, ma ciò non giustifica la presenza sul menù di prodotti scadenti. Di certo abbiamo capito dove non tornare. Un’ultima cosa: al momento del pagamento del conto, ci è stato comunicato a voce l’importo totale, ma lo scontrino battuto teneva conto solo di una crepe e della sangria. Forse non una gran perdita per lo Stato Italiano, ma di certo una caduta di stile evitabile.