Dicono di noi:
Locale sciatto e frequentatissimo, nonché monopolista, lungo una strada caotica che attraversa la orribile provincia ex virtuosa (in quanto non più operosa) dello sprawl del medio entroterra marchigiano. Luogo antico e distopico, senza anima o pensiero. Senza senso in quanto privo di mandato. In tutto questo caos di avventori brutali e nichilismo violento e comico, la pasticceria secca e la caffetteria peggiori d’Italia. Forse meglio il gelato. Da visitare solo per arricchirsi l’immaginario di un Paese sgualcito e patetico.
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