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Dicono di noi:
Premesso che prima di esser stato portato in questo posto (e prima di creare questo commento) non ho letto nessuna recensione a riguardo...
(E ho letto le altre solo DOPO aver creato la mia, ma prima di postarla...)
Ciò premesso...
Sono stato invitato al Bar Magrì del viale Mario Rapisardi un giorno da amici che lavorano vicino a questo bar per un momento di relax.
Ci sarò passato milioni di volte davanti sia con l'auto che a piedi, ma onestamente non gli ho mai dato nessuna importanza, sia per la collocazione (un incrocio strategico dove al 99% è impossibile posteggiare anche nell'arco di centinaia di metri) sia perchè dal di fuori, specie dopo il rinnovo del locale, non mi ha mai ispirato granchè (vedere, ad esempio, quelle orde di personaggi ammassati a certi orari in mezzo lo smog e il rumore del traffico, e le luci abbaglianti, oltre che all'arredamento del locale troppo "simil-chic", non è che ispiri molto ad entrare e consumare...).
Comunque entriamo e diamo un'occhiata ai banconi dove sono esposti dolci, colazioni, tavola calda e altro.
La prima cosa con cui mi scontro, oltre al bailamme di gente e ragazzi, prettamente tutti ammassati l'un l'altro sia per scegliere che per consumare che, anche, per pagare, è l'invadenza e l'arroganza del personale che non solo non ti accoglie con un sorriso, ma, come farebbe un pecoraio con le sue beste, cerca di indirizzarti obbligatoriamente verso un posto a sedere.
Adesso che non mi si venga a parlare di #causacovid: il distanziamento qua non c'entra un ciuffolo.
Infatti, se tanto mi da tanto, dopo essermi strusciato con una quindicina di persone, camerieri compresi che non possono lavorare, ovviamente, non si tratta di "sfoltire la clientela", ma di cercare di indirizzarla dove paga di più (al tavolo).
A differenza infatti di altri bar dove di solito mi servo, nei quali o consumi in piedi o ti siedi il conto non cambia, qua suppongo si facciano pagare il servizio ai tavoli (anche se questo non viene nè informato prima nè segnalato sullo scontrino).
Malgrado noi si sia ancora in fase di "scelta" (fra torte, tavola calda e altro si perde tempo a decidere, come normale), comunque ci vien fatta fretta per "accomodarci ai tavoli.
Tavoli che, comunque, nessuno si degna di pulire e/o sanificare (non sia mai!): ti devi dar da fare tu ad eliminare carte e bustine e, magari, a spostare tazzine e bicchieri nel primo tavolino disponibile.
Insomma, per non farla lunga, durante il tempo di scelta delle cose da consumare, il tempo di attesa per averle e quello per pagare si viene invitati ad accomodarci almeno una decina di volte.
Un vero stress!
Pure quando si va a pagare ci vien detto: "chiedete il conto al tavolo": Ma se manco ci siam seduti: come fai a sapere in che tavolo siamo?
Comunque si paga, qualcosa che si riesce a prendere ce la si porta dietro e il resto... beh... ormai avete capito...ce lo portano obbligatoriamente al tavolo, pur noi non si voglia morire di smog (in effetti dato l'orario la situazione appresso ai tavolini è veramente "pesante" e lo strombazzamento #causasemaforoeincivilta è costante e veramente fastidioso.
I cocktail presi sono acqua allungata... i cornetti hanno un sapore "industriale", ma il caffè veramente non è nulla di che.
Consumiamo in fretta e scappiamo, che l'ora è tarda e il posto non confortevole.
Ovviamente, malgrado i camerieri siano nelle immediate vicinanze nessuno si permette il lusso di salutarci.
Il tavolo passerà ad una coppietta in vena di romanticismi che si siederà direttamente sulle sedie dove ci siam seduti noi e metterà cellulari e borse dove poco prima c'erano i nostri.
Scappiamo quindi di tutta corsa, come se ci stesse inseguendo una Tigre del Bengala tenuta a stecchetto da settimane.
Sicuramente qua almeno la mia di faccia non la vedranno più, fosse anche l'unico bar aperto del viale.
Piccole considerazioni estemporanee...
Se volete che i clienti non vi stiano tra i piedi scaglionate le entrate.
Se volete che sia chiaro che è obbligatorio consumare al tavolo e non in piedi scrivetelo a lettere giganti davanti l'ingresso del bar.
Se volete rispettare le regole anti-Covid-19 allora tenete i tavolini a distanza giusta, non fate entrare tutta quella baraonda, fate sanificare i tavoli ad ogni cliente, non servite al banco a chi capita prima.
Insomma: se volete "fidelizzare" un cliente e far bella figura...cambiate personale, oltre che modo di fare e filosofia lavorativa.
P.S. E poi dicono che Milano è cara: un caffè in un bar del centro di Milano ancora non l'ho pagato un 1,30 euro. Ma manco a Catania e Provincia ci sono questi prezzi. Tra l'altro in un luogo distante da ogni luogo turistico o dal vero centro storico (ci sono un paio di scuole nelle vicinanze e le propaggini dell'Ospedale Garibaldi, certo, ma non giustificano questi prezzi).
Fosse almeno buono poi... O_O
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