Carre di cinghiale in crosta: il migliore a Cavazzo Carnico

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Dicono di noi: Sono ritornato in questo locale dopo molti anni dalla mia ultima visita ( nell'ormai remoto 2013, credo) e nella quale, allora, ho espresso i miei dubbi e le mie riserve. Oggi, domenica 30 maggio, con un tempo finalmente clemente e un sole primaverile, ho deciso di farvi ritorno, anche per la bellezza del luogo, della sua cura e pulizia, rimaste inalterate. Il ristorante sorge al limitare del borgo, facilmente individuabile, lungo la strada che reca a Villa di Verzegnis o a Tolmezzo, La presenza di una via di buona percorrenza, oggi vi erano molte moto forse per un raduno, non disturba tuttavia gli ospiti che si accomodano all'esterno, come da prassi, di questi tempi. Vi si trova anche una fattoria didattica con pecore ed asini, nobile animale, ingiustamente vilipeso, per la gioia di grandi e, soprattutto, ritengo, piccini. L'accoglienza è garbata, gentile, professionale: sanno metterti a tuo agio. Da un menù giustamente equilibrato nella sua composizione, scelgo la lasagna agli asparagi. Una pietanza ottima, che mi sento di consigliare, senza mezzi termini; gustosa e delicata al tempo stesso, ricca della sua farcitura interna, cremosa al punto giusto; davvero molto buona. La carne, del "semplice" roast-beef, di secondo, non mi ha convinto del tutto: la qualità era buona, indiscutibile, nel suo complesso, ma, a mio parere, un po' troppo nervosa, fibrosa, dura in alcuni punti e, secondo me, troppo grassa in altri. Solo alla fine della bistecca, in una parte quasi perfetta, si percepiva la sapida consistenza della stessa, con il coltello che non doveva districarsi per tagliarla. Dessert alla fine strepitoso: una Linzer Torte, con pallina di gelato, fragole e una composta di frutta, di bontà assoluta. Un conto finale equo e corretto in una sosta piacevole e rasserenante. Chapeau al giovane "patron" ( presumo) che ci ha seguito ed alle sue Collaboratici. Grazie.