Dicono di noi:
Brutta esperienza. Frequentavo, di tanto in tanto, questo locale e mi ero sempre trovato bene, anzi, voglio cogliere l'occasione per ringraziare della cortesia e disponibilità del ragazzo molto giovane che fa il barista li. Per il resto, racconto la mia esperienza negativa. Oggi voglio offrire da bere ad un amico, ci sediamo, ordiniamo e alla cassa chiedo di pagare con carta i 6,80 euro delle nostre consumazioni. A questo punto la ragazza barista è andata a prendere il POS per il pagamento e mentre stava tornando con il POS in mano, mi ha chiesto "ma non hai spiccioli"?, io ho fatto presente di voler pagare con carta, anche perché nella vetrina di questo locale è ben pubblicizzata l'accettazione di carte e bancomat (allego foto) e ribatto dicendo che dal prossimo mese (settembre 2017) sarebbe comunque obbligatoria l'accettazione per importi superiori i 5 euro e che la mancata accettazione prevede una multa di 30 euro. La ragazza mi risponde a tono, dicendomi che non siamo ancora a settembre e che "siamo in Italia", come a dire che la mentalità è quella di chi preferisce il contante. Bene, ha dovuto pagare il conto il mio amico, in contanti, che era la persona che avevo invitato al bar a bere. Ora, un gestore di un bar, tra l'altro in una zona turistica come Cervia ad agosto, mi dovrebbe spiegare perché indica che accetta carte e bancomat se poi non le accetta o mi dovrebbe spiegare per quale importo "gradisce" il pagamento con carte e bancomat, visto che avevo speso 6,80 euro e la sua attività non è una gioielleria, ma è quella di vendere caffè e cappuccini. Altro inciso è quello delle commissioni, un mantra che non accetto, perché se un imprenditore paga, per esempio, il 2% per l'importo di 1 euro per un caffè, paga sempre il 2% anche se compro 100 caffè a 1 euro ciascuno, quindi perché avere un POS? Decisamente una esperienza sgradevole.
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