Dicono di noi:
Premetto che non sono il tipo di persona che non vede l’ora di beccare la serata sbagliata di un esercente per massacrarlo sui social, ma quando vedo un patrimonio della città come in questo caso la rocca Malatestiana, che ha un potenziale e un valore inestimabile, trattato alla stregua di un qualunque bar sull’ultima delle strade provinciali in direzione “nulla”...
se permettete mi piange il cuore!
ho vissuto all’estero diversi anni, l’ultimo dei ricordi che ho della rocca è del 2016, era un bel posto dove andare, venivano fatte cose semplici ma si sentiva nell’aria la voglia di dar vita ad uno spazio che era contenitore di bellezza, storia, arte e musica.
tornata qualche sera fa dopo diversi anni, di tutto questo non è rimasta nemmeno l’ombra.
la gestione è caotica e pressappochista, i tempi di attesa sono immotivatamente e infinitamente lunghi e quando...quando ti arriva quello che hai ordinato, ti rendi conto che nel giardino di una rocca del 1400 il meglio che sanno fare è portarti un dolce, tirato su un piatto di plastica infilzato da due forchettine da aperitivo anch’esse in plastica.
non sono un’imprenditrice ma non penso che occorra esserlo per poter fare di meglio.
la rocca è un bene di cui tutti i cesenati e non solo dovrebbero avere il diritto/il piacere di godere, in questo caso il diritto rimane ma viene annullato dal piacere che è il grande assente di questa storia.
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