Dicono di noi:
Siamo passati con mia moglie e mio figlio dal ristorante Le Ginestre per caso domenica scorsa, di rientro dal Gran Sasso.
Il cameriere (che in seguito abbiamo scoperto essere anche pasticciere e proprietario, nonché scrittore e simpatico intrattenitore) ci ha fatto accomodare in quella che è parsa subito essere una sala ricevimenti più che un semplice ristorante (infatti poi ci ha confermato che organizzano anche matrimoni), con un giardino e dei giochi per i bambini, una bella fontana all'ingresso e tanti alberi.
Il pranzo è iniziato con un abbondante antipasto misto di terra, composto di piatti caldi e freddi tipici della zona, dopo i quali eravamo già sazi (salumi, formaggi, polpette di formaggio, involtini di melanzane, e tanto altro).
Sono seguiti i 3 primi, tutti diversi, ottimi e abbondanti (ogni piatto ne valeva due). Il proprietario ci ha "letti nel pensiero" e ha portato, oltre alle 3 sperlunghe di pasta, 3 piatti aggiuntivi per assaggiare tutte e tre le preparazioni.
Non ricordo i dettagli, ma mi torna l'acquolina in bocca al pensiero. I calzoni alla ricotta erano buonissimi, così come le chitarre al pistacchio (non erano proprio chitarre, ma pasta tipica che ci assomiglia un po') e le (credo) tagliatelle ai funghi (sto banalizzando perché non ricordo tutti gli ingredienti, ma i piatti erano molto ricchi e curati).
Non siamo riusciti ad assaggiare i secondi, ma sbirciando nei piatti di altri ospiti del ristorante sembravano altrettanto gustosi.
Abbiamo concluso il pasto con due dolci, molto particolari e anch'essi di qualità: un gelato al caffé con cioccolato fondente e una cheesecake ai frutti di bosco. Anche questi con tre piattini aggiuntivi.
Il proprietario / cameriere / chef è riuscito a gestire una sala mezza piena da solo con un servizio impeccabile e concedendosi/ci anche il tempo per chiacchierare con i clienti in modo davvero simpatico e non invadente.
Aspetti negativi? Il conto, nel senso che va pagato :-).
Ma 78 euro incluso liquore della zona e due caffé mi sembrano un ottimo prezzo per la qualità e quantità del cibo servito.
Unica vera nota negativa il pane, ma questo vale per tutto l'Abruzzo, probabilmente non siamo abituati proprio a questo tipo di preparazione.
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