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Dicono di noi:
Molto molto raramente pubblichiamo recensioni non ottimali (preferendo glissare o comprende situazioni contingenti), ma in questo caso non riusciamo ad esimerci da una testimonianza che è più dispiaciuta che contrariata. Lo scorso luglio avevamo raggiunto la struttura per uno spuntino "toccata e fuga" ripromettendoci un pranzo in una occasione futura (cosa che si è verificata lo scorso 2 Luglio). Consapevoli dei disagi indiretti che una giornata "calda" come un festivo poteva comportare, prenotiamo preventivamente per 2 (provando sia internet e riuscendo poi telefonicamente, dopo essere stati ricontattati sempre per telefono in modo professionale e cordiale, a onor del vero). Arriviamo in pieno turno/pranzo ma almeno 10 minuti prima della prenotazione stessa (che era per le 13.30). La cameriera bionda che ci accoglie reagisce quasi sorpresa al sentire della prenotazione (ci scherziamo su dopo, "non la avranno", ma al momento era una battuta che poteva nascondere un fondo di verità). Veniamo accomodati ad un tavolo che non era stato preparato ma letteralmente a bordo lago (ci abbiano "guadagnato", in tal senso), e solo l'intervento di un altro addetto del personale (simpatico e cordiale) ci appronta il tavolo (con una battuta sulle tempistiche che al momento però non abbiamo colto in pieno). Arrivano per la comanda: colpiti da posto, foto e recensioni volevamo provare assolutamente il fritto. Contemporaneamente un pranzo andava reso tale anche con un primo, almeno; veniamo avvisati dei tempi lunghi (comprensibile, data la sala piena). Chiedo però lumi almeno a spanne, se ci sono rischi salto e passo direttamente al secondo. "Ci vorrà almeno un'ora????" "Noooooo!", con tono enfatico. 85 minuti dopo arriva il primo primo (gnocchetti alla mia compagna), che attende, attende, poi giocoforza inizia. E termina quasi la pietanza, mentre mi arrivano gli stringoli (che un'altra cameriera, capendo la situazione, mi lascia senza dire nulla ed andandosene imbarazzata). E sugli stringoli apro anche un'altra parentesi: gamberetti, pesto e pomodorini non è abbinamento insolito, ma il fatto che fossero anche con le vongole mi ha spinto alla scelta (confermata anche "sbirciando" un tavolo accanto con quei gusci belli e appariscenti). Guardo il piatto, zero vongole. Nulla. Finite, e compensate da un extra di pasta, come quantitativo. Ora, comprendo in pieno i problemi nei momenti clou dei turni di lavoro (avendo anche lavorato nelle cucine), e non obbietto contro chi lavora mentre altri fondamentalmente sono a divertirsi. Ma chiarezza, non nascondere nulla al cliente. È terminato un ingrediente? Ok, ditemelo e provvedo ad una alternativa (càpita). C'è un tot (più o meno) di attesa? Ok, non nasconderlo tentando di camuffarlo, comunicamelo e mi regolo di conseguenza. In soldoni, mangiamo in tempi separati cancellando per di più il fritto dalla comanda (il motivo per cui eravamo espressamente arrivati). Peccato che (essendo di rientro dal Delta del Po alle Marche) avevamo ancora più di tre ore di strada e non potevamo aspettarci altre sorprese camuffate. Battutine del personale ai tavoli accanto al nostro ("Mi devo scusare con voi? E con voi mi devo scusare?"), che avevano da tempo palesemente terminato, a condire il momento poco piacevole. No alle critiche gratuite, mai. Ma se mi organizzo, avviso, vengo incontro e chiedo aspetto risposte chiare per adattare di conseguenza le mie richieste (senza pretendere). Vista ineccepibile, nessun problema alla richiesta di cancellazione del resto della domanda. Sufficiente quanto mangiato (ma non era cosa volevamo, ed era stato a suo modo "modificato" - e sembra ironico trovare indicato 'vongole' nel conto quando invece... - ). Peccato, l'avevamo immaginata decisamente diversa.
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