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Dicono di noi:
Credo che sia doveroso informare circa il deplorevole e imbarazzante comportamento del pizzaiolo (il più anziano con occhialetti) di questa pizzeria che, mio malgrado, non vedrà più il sottoscritto, né tanto meno suoi affini, varcare la sua soglia.
Mi limito a descrivere i fatti, consapevole che questi parlino da sé.
Andiamo con ordine.
Decido di ordinare una pizza da asporto per le 20.30, previa telefonata circa 2 ore prima; all’orario previsto per il ritiro mi reco all’interno del locale per pagare e attendere la mia pizza, che verrà sfornata alle 20.55 (il che non costituisce un problema perché comprendo benissimo i possibili imprevisti o ritardi che, se spiegati in maniera cortese e garbata, diventano dettagli trascurabili).
Il punto infatti non è questo, quanto piuttosto il fatto che la pizza da me ordinata è uscita dal forno leggermente carbonizzata. Al che, chiedo cortesemente al ragazzo che si occupa di farcire le pizze di rifarmela; lo stesso, si scusa prontamente e da immediatamente ordini di rifarla il prima possibile. Quindi, fin qui una situazione che può benissimo accadere e che, con del buon senso, si poteva concludere lì: un po’ di ritardo e una pizza da rifare.
Ma arrivo alla parte “divertente”.
Ero a circa 4 metri dal bancone delle pizze (bancone a vista), quando assisto ad una scena a dir poco vergognosa: un pizzaiolo sulla cinquantina (forse anche di più) che bestemmia ad alta voce, borbottando frasi che per decenza non ripropongo, il tutto perché doveva rifare una pizza, e il tutto, dinanzi ad una decina di clienti.
Ma non è finita qua.
Dopo trenta secondi (di numero) che aveva infornato la mia pizza, decide di sfornarla, lanciandola nel cartone per l’asporto con tanto di ulteriori imprecazioni ed un “magnatea cruda” e bestemmie.
Al che, va bene tutto, ma gli faccio presente che oltre ad essere un grandissimo maleducato, gradirei che la mia pizza finisse di essere cucinata e non bruciata (differenza abissale). L’ormai famoso pizzaiolo, a quel punto, non pago delle sceneggiate precedenti, rimette la pizza in forno per altri trenta secondi inveendo contro il sottoscritto le seguenti frasi “non ho temp de perder 10 minuti par sta pizza de m***a, non pose star qua par pizza dio ***, porco ***” e altre imprecazioni a dir poco vergognose.
Ora, non credo ci sia bisogno di aggiungere valutazioni o pareri sull’accaduto; quello che mi sento di esprimere è indubbiamente grande amarezza e tristezza per la maleducazione e le cattive maniere di questo signore che, spero per lui, non tratti abitudinariamente i suoi clienti in questo modo.
In fin dei conti, una pizza rifatta con gentilezza e una piccola dose di buon senso non avrebbero pregiudicato né la loro economia, né tanto meno il sottoscritto e le sue considerazioni sul locale. La maleducazione e l’infinita serie di bestemmie e di espressioni di cattivissimo gusto, invece si.
A mai più.
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