Cucina Europea a Corvara in Badia: i 10 migliori ristoranti

Dicono di noi: stato in agosto con amici una sera purtroppo una serata veramente fredda e di pioggia e seduti fuori il coperto non proprio copriva ma fa nulla ,cibo buono e servizio cortese ma ho notato che nel tavolo affianco al nostro una tovaglia e stata girata non cambiata ,prezzi altini

Dicono di noi: Premetto che la cena al ristorante era nel pacchetto "tre notti e una stella" dell'hotel la perla... e qui si vede subito la professionalita' e la signorilita' del ristorante. Mi e' capitato a volte di aderire a delle offerte di ristoranti stellati a prezzi ovviamente di promozione ed essere trattato non all'altezza del locale: qui invece ci hanno riservato il miglior tavolo e ci hanno trattati splendidamente. non sto a ribadire la bellezza del posto e la bonta' dei piatti di cui tutti hanno scritto. Gia' che c'eravamo siamo andati anche una seconda sera e tutto e' stato perfetto come la prima: da ricordare i piatti di porcini raccolti - cosi' ci hanno detto-personalmente dallo chef: veramente stellari. Spero di tornare forse con due stelle secondo me pienamente meritate.

Dicono di noi: Ottimo panorama buon cibo punto di ristoro tra il piz boe sulla strada verso corvara momento di relax

Dicono di noi: Ho iniziato a frequentare Corvara dal 2002 e con la Perla è stato subito amore a prima vista ...dalle sue meravigliose Stües , alla loro punta diamante ..la Stüa de Michil fino al Bistrot. Per questo mi sono trovato in grande imbarazzo quando ho dovuto scrivere questa recensione. Partiamo dal presupposto che stiamo parlando di un locale di livello assoluto in cui regna e “deve regnare “ sempre l’eccellenza nei confronti del cliente ... ma proprio per questo se si inizia una valutazione questa non può essere clemente se ci sono delle pecche . Nello specifico mi riferisco al Bistrot. L’accoglienza verso il cliente , l’organizzazione in sala , la professionalità , puntualità e precisone del servizio in sala erano e restano sempre ineccepibili.. perfette nei modi e nei tempi ..il cliente si sente coccolato è viziato senza aver mai la sensazione di invadenza da parte del personale. La carta dei vini è ancora “monumentale “ in qualità e profondità con delle chicche da grande appassionato. La nota dolente che fa forzosamente scadere la valutazione è quella relativa alla cucina. Da subito il menu nella descrizione dei piatti appare troppo sperimentale, con accostamenti che anche a livello teorico risultano slegati , azzardati .. lasciando il cliente nel dubbio del risultato. Fino a questo punto però il credito del locale ha ancora molta valenza e anzi alimenta la curiosità . Purtroppo nel momento in cui viene sollevata la cloche, già l’impiattamento appare scolastico senza verve .. quasi anonimo... ma il peggio arriva al momento dell’assaggio. Per esempio nella rana pescatrice il pure’ di zafferano annientava completamente il sapore del pesce .. già di per se delicato di suo , facendo passare in secondo piano l’ottima gremolada. Peggio ancora la ricciola al vapore ... troppo coriacea nonostante la tecnica di cottura ,accompagnata da brodo di piselli completamente anonimo che era slegato in tutto e per tutto dalla pietanza principale..un piatto assolutamente già progettato male in via teorica . Ottima come sempre la tartare ... ma qui siamo sui fondamentali... l’aver sbagliato anche questo avrebbe comportato un giudizio ancora inferiore . Si salvano le pappardelle al cacao ... un primo con grossa personalità e ottima struttura in cui il cacao sposa benissimo il sapore forte di cacciagione del capriolo e la ricotta al ginepro rende il tutto più delicato spegnendone i toni fino al giusto livello. Dolci che restano buoni ma non sublimi. A mio avviso la brigata in cucina vive un momento di confusione avendo intrapreso una strada sperimentale errata in luogo di un maggior ancoraggio ai sapori tipici ladini e soprattutto alla meravigliosa qualità delle materie prime che questo luogo sa regalare ... sono favorevole alle nuove frontiere di sapori e accostamenti in cucina ... ma questi devono essere ben calibrati e progettati ... altrimenti si rischia di andare incontro ad esercizi di stile fini a se stessi ... che talvolta non hanno né capo né coda. Il prezzo resta proporzionato all’ offerta che l’ambiente nella sua interezza sa ancora regalare ... ma se ai fornelli non ci sarà una drastica svolta .. alla lunga potrebbe risultare sbilanciato per il cliente. Non posso non voglio e il cuore mi dice che non devo bocciare in via definitiva questo locale da me tanto amato... per questo concludo dicendo che spero sia stata solo una deviazione dal giusto percorso e che presto il Bistrot de la Perla .. tornerà nel posto che più gli si addice .. ossia il top della ristorazione.

Suggeriti dagli utenti: Padellino piz arlara

Dicono di noi: Personale molto cortese, pietanze molto buone, vista panoramica meravigliosa. Servizi pulitissimi. Consigliamo caldamente.

Dicono di noi: Io e il mio compagno abbiamo pranzato in questo splendido rifugio il 21.08. Ci siamo finiti quasi per caso, scendendo dal Boè, e non potevamo essere più fortunati. Tavolino con vista per due (si tratta del piano sopra la staccionata del balcone, è largo e quindi adattato a tavolino), ogni piatto merita un 10+. Abbiamo preso un tagliere misto di affettati e formaggi che sarebbe bastato per 4 (strepitoso!), canederli alla barbabietola, polenta e spezzatino e un'ottima torta. Prezzi nella media e ci sentiamo di dire ottimo rapporto qualità-prezzo (in altri rifugi abbiamo speso la stessa cifra ma non abbiamo mangiato così bene). Noi torneremo sicuramente! Attenzione: il rifugio è chiuso il sabato!

Dicono di noi: Abbiamo approfittato di una delle poche serate in cui questa baita è aperta per una romantica cena con vista sul tramonto. Abbiamo provato lo sfizioso antipasto con salame polenta e piave, tutto cotto alla piastra. Poi ci siamo gustati un risotto carnaroli mantecato con funghi porcini e speck e mascarpone, buono ma un po’ troppo salato. Le portate sono abbondanti. Anche i piatti di carne che ho visto passare sembravano molto invitanti. Consigliato

Dicono di noi: Pranzo di Ferragosto. Tutto molto buono tranne gli strudel arrivati freddi, abbiamo segnalato e ce li hanno riscaldati, peccato all'interno fossero ancora freddi, unica nota stonata del pranzo.

Dicono di noi: Si chiama Arte culinaria... questo è il Quadro. Un'emozione di colori mi conquista immediatamente! Grazie Chef Angelo, alla prossima!

Dicono di noi: Consigliatissimo da molti amici, decidiamo di prenotare in questo ristorante nelle bellissime Dolomiti. Atmosfera abbastanza accogliente, locale ben arredato e dall’aspetto elegante, cucina gourmet, lo sapevamo, bella lista dei vini, ci andavamo per quello...purtroppo non si può dire la stessa cosa del servizio e del cibo. Dopo un entréé assolutamente priva di sapore, i primi piatti in realtà ci hanno stupito per la squisitezza, ma i secondi .... carne poco cotta, insipida, senza anima. In 4 abbiamo lasciato praticamente interi 4 piatti e il cameriere li ha portati via senza chiedere se ci fosse qualcosa che fosse andato storto..Vabé. Il sommelier,preparato,ci consiglia un ottimo vino, almeno lui sorriso in faccia, cosa che non si può dire del proprietario, che sembrava avesse la casa in fiamme da quanto voleva andarsene dal suo ristorante! Mh. Conto salato, questo sì che aveva sapore ! Ci sono molti altri posti con belle carte di vino, non vi fate incantare da una sempre più spesso fama da social! Non torneremo.

Dicono di noi: Rispetto ad altri locali e posti della zona, questo ristorante è decisamente mediocre. Servizio normale e cibo non particolarmente eccellente. Nel lusso della Val Badia, qui è tutto mediocre

Dicono di noi: Siamo arrivati dopo una lunga passeggiata da casa a qualche grado sotto zero. Siamo stati accolti da un ambiente caldo e accogliente. Il menu offre molti piatti tipici come “portate principali”. Come antipasti invece vengono proposte delle cose abbastanza “comuni” a dei prezzi eccessivi (noi abbiamo preso un tagliere di salumi e formaggi a 17 euro... decisamente non ne valeva la pena). Il resto invece è andato benissimo?

Dicono di noi: Come detto a proposito del santuario, salire quassù è un'esperienza indimenticabile per la bellezza dello scenario naturale e per la semplicità del percorso. Il rifugio, nato nel Settecento come ospizio dei pellegrini, è una tipica costruzione tirolese solida e accogliente, dove è molto piacevole sostare per uno spuntino o per gustare gli squisiti piatti della cucina locale. Il panorama, come accennato prima, è incantevole e spazia dalle Dolomiti alle vette innevate delle Alpi austriache. Meta facile e stupenda da mettere in programma per la prossima estate.

Dicono di noi: Pranzo tipico in alta quota con speck uova e patate, molto sfizioso anche se le patate sono rimaste un po’ crude. Panorama meraviglioso. Peccato perché eravamo vicini alla perfezione

Dicono di noi: Struttura splendida in stile Bauhaus. Walter Gropius ne sarebbe stato fiero. Peccato che ben poco abbia a che fare con l'ambiente circostante. La cucina consta di solo self Service. Il self Service consta di una sola piastra di cottura. I ritmi vanno di conseguenza. Per non aggravare la situazione il personale, gentile il giusto e non oltre, cuoce i cibi troppo poco. Cibo neanche sufficiente e prezzi stracari. Molto buono lo strudel. In sintesi da evitare accuratamente.