Dicono di noi:
Appuntamento con la moglie in centro per pausa pranzo allungata.
Entriamo da Eataly che è già l'una e mezza, attraversiamo scaffali, bottegucce interne e ci incamminiamo verso le scale.
Il ristorante è al primo piano, belle stanze, bella ristrutturazione, sale deserte.
Ci viene incontro una ragazza del personale e ci fa accomodare ad un bel tavolo tondo, per due ma spazioso in una delle salette.
Begli arredi, soffitti meravigliosamente affrescati, musica in sottofondo molto rilassante (stava andando "Metti una sera a cena" dal film di Patroni Griffi cantata da Edda Dell'Orso).
Arrivano le carte: si può scegliere tra i piatti elencati, un paio di menu degustazione completi (55 e 65 euro) oppure c'è un menu degustazione leggero per il pranzo da 25 euro.
La carta presenta numerosi piatti molto ma molto interessanti: spaghettone all'anguilla affumicata e cime di rapa, coniglio croccante con fegatini, pasta e fagioli borlotti con calamaretti e friggitelli, anatra con pere sciroppate e ceci, seppie con susine aspre, pinoli e zucca...
Io vado per il menu degustazione leggero, mia moglie prende antipasto e secondo dalla carta.
Arrivano subito delle sfoglie di pane croccante al sesamo e un vassoio di pane vario da inzuppare in un fantastico olio di Reggello (23 euro al litro in vendita negli scaffali).
Poi il saluto dello chef Enrico Panero, piemontese, classe 1987: un cannolo fatto di cous cous croccante ripieno di cous cous, pesce e pomodoro, squisito, e un cucciaio di pappa al pomodoro con totani scottati.
Bel saluto graditissimo.
Arrivano gli antipasti, uguali, cioè mia moglie ha scelto lo stesso che era nel mio menu degustazione leggero che ho preso io.
L'uovo di cascina croccante.
E' un uovo alla cocque reso croccante dalla panatura di quinoa soffiata e servito su una crema di bietole, funghi chiodini e bottarga di muggine.
Ci è stato servito con due piccoli panini caldi saporitissimi: uno alla pancetta e l'altro alla cipolla di Certaldo.
Bel piatto presentato su un verde brillante, buon equilibrio di sapori. Molto buono.
Poi arriva il primo per me e il secondo scelto alla carta per mia moglie.
Per me le mezze maniche con crema agrumata di patate di Colfiorito, panna e salmone affumicato e per mia moglie lo stinchetto di maiale cotto per 12 ore a bassa temperatura (65 gradi), chutney di lamponi e gel di zenzero.
Il mio piatto era eccellente.
Lo stinchetto di maiale era strepitoso.
Davvero strepitoso. L'aspro del chutney era perfettamente armonizzato con la dolcezza del tenerissimo maiale e il gel di zenzero dava una lievissima piccantezza.
Strepitoso.
E poi il dolce.
Nel mio menu fisso c'era il sorbetto su tela, fatto di agrumi e meringhe e frutta.
Mia moglie invece ha scelto una eccellente rivisitazione della tarte tatin con cialda croccante e pere, mousse di robiola e sorbetto al caramello salato.
Il dolce di mia moglie era superlativo.
Finiamo con due caffè serviti con una piccola pasticceria nella quale spiccava la schiacciata fiorentina bagnata al rum e spolverata di erba cedrina.
Da bere s'aveva un'acqua minerale in boccia e due calici di Bolgheri Rosso Donna Olimpia 2012 (la scelta di qualche vino a calice è un punto in più per questo locale, e se i calici sono "generosi" come in questo caso il punto in più ha maggior valore).
Il conto totale è stato di 91 euro così suddiviso:
servizio 2 * 2.00 = 4 euro
menu degust. leggero 25 euro
stinchetto 20 euro
uovo di cascina 14 euro
tarte tatin 8 euro
acqua 2 euro
2 calici vino 2*7.00 = 14 euro
2 caffè 2*2.00 = 4 euro
Giudizio ottimo, bell'ambiente, ottimo servizio, bravissimo chef con punte di eccellenza, prezzo estremamente corretto, sicuramente sotto la media per la qualità di materie e per l'ambiente (a Firenze a 50 metri dal Duomo per 45 euro a cranio non vi sto a raccontare cose riuscirebbero a rifilarvi).
Si è verificato un errore! Riprova tra qualche minuto