Dicono di noi:
Festeggiamo in famiglia un compleanno con una cena a Tenuta Montelaura. Trattandosi di una cena optiamo per una carrellata di antipadti, per poi passare direttamente alla carne, prodotto che connota questo innovativo concetto di agri-braceria. Senza voler incedere in esegsi finto-gourmet della cena, faccio una breve sintesi ragionata (nei limiti della mia competenza) della esperienza.
Gli antipasti, caldi e freddi, danno un bell'avvio alla cena, dovendo segnalare tra tutto i salumi e i formaggi, di un livello qualitativo oggettivamente superiore.
Passando alla carne, ci vengono servite vari carni alla brace, tra le quali spiccano la tagliata e lo stinco.
Degne di nota, tra i contorni, le patate sabbiate al fiano.
A margine della cena ci intratteniamo con Luigi, titolare affiancato dalla vulcanica mamma Flavia, con una chiacchierata sulla sua "visione" di questa avventura particolare di agri-braceria.
Una menzione particolare meritano le carni,che spaziano, a seconda della disponibilità, dalla podolica alla frisona baltica, passando per il black angus; tratto distintivo in ogni caso la lunga frollatura.
Di spessore la carta dei vini, nella quale traspare la passione con la quale Luigi, tra l'altro anche sommelier, si sta dedicando a questa sua "creatura".
Quattro stelle, e non cinque, solo perché si può sempre migliorare e le potenzialità per farlo ci sono tutte.
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