Dicono di noi:
Dolce come il protagonista del celebre cartone giapponese, Giorgia, è la prima rivelazione di Remì, food truck situato sul lungomare Galileo Galilei di Gallipoli. Disponibile, affabile, attenta ad offrire a noi gente del nord un pò della sua Puglia verace, ci accoglie con un sorriso radioso e già ci trasmette il meglio dell'accoglienza salentina.
Lo stupore si apre ai nostri occhi quando, convinti di essere in una paninoteca (così recita l’insegna) e, di conseguenza, di non poter trangugiare molto, oltre a un pezzo di pane con capocollo, una crêpe ai pistacchi, senz’altro deliziosa o, se proprio va di lusso, una puccia leccese…la bellissima fanciulla ci propone un menù di mare semplice ma avvincente, occasione da non lasciarsi certo scappare. E così, malgrado qualche istintiva perplessità iniziale, condizionata dall'astrusa convinzione, tutta settentrionale, che solo i ristoranti prestigiosi possano offrire qualità, attendiamo fiduciosi di poter smontare la nostra tesi.
Ed è a questo punto che si compie il miracolo, ovvero il trionfo del sapore mediterraneo più inaspettato e dei suoi profumi più inebrianti: linguine allo scoglio, frittura di paranza, grigliata mista di pesce e tagliata di pesce spada, insieme alle immancabili pittule e a un buon calice di fresco rosé, serviti direttamente a tavola dallo chef Gabriele, marito della giovane donna.
Una sfilza di portate abbonanti, di bontà infinita, dove freschezza e materia prima, unite alla genuinità del servizio, fanno la differenza. Il pesce si scioglie in bocca, esaltato dalla scottatura al punto giusto. Per la prima volta, da quando sono in Salento, anzi, in Puglia, posso affermare di aver gustato coi sensi, oltre che col palato, la fragranza del mare, senza frizzi né lazzi; semplicemente ciò che da tempo desideravo: il sapore della carne buona non affogato in inutili condimenti, salse e salsine che ne modificano il gusto aumentandone spocchiosamente la roboanza comunicativa. Ed é magia. Ancor più al momento di pagare il conto, incredibilmente al di sotto delle aspettative e dell’umana immaginazione, oltre che delle comuni logiche ristorative.
E così, mentre ci ripromettiamo di tornare qui all’infinito, nella brezza dello scirocco che soffia caldo tra i nostri tavoli, il sottofondo musicale di Domenico Modugno, le note allegre e malinconiche assieme dei Gipsy King, tra due chiacchiere e quattro risate, lontani dallo sciame turistico, ci godiamo la nostra atmosfera caddhipulina, costatando una volta di più che l’abito non fa il monaco. Perché è dalla semplicità dei gesti, dall’essenza delle persone e delle cose che traiamo la nostra felicità.
PS: da provare anche il servizio take away con tanto di taxi a domicilio. Complimenti allo staff! ❤️??
Si è verificato un errore! Riprova tra qualche minuto