Torta: il migliore a Genova

Menù del ristorante: Calamaro ripieno su letto di insalata ed emulsione al pomodoro secco €13.00 , Taglierini verdi au Tuccu €12.00 , Tartare al coltello con cristalli di sale affumicato €18.00 , Tocaccine con prescinsea al forno €8.00 , Orata alla ligure €18.00

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Dicono di noi: Tre pallini di incoraggiamento! Il personale è carino e gentile, purtroppo la cucina non è minimamente all’altezza degli standard liguri. Il pesto a Genova è un’istituzione e non si può sbagliare. Pansoti al sugo di noci leggermente meglio, ma si può e si deve fare di più. Locale un po’ anonimo Forza!!

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Dicono di noi: Abbiamo preso due wok, uno vegetariano e l'altro no, e due fette di torta. Buoni ma poca trasparenza coi prezzi: non erano scritti da nessuna parte (infatti erano altini). Segnalo anche che non sono state prese misure anti-covid di alcun tipo.

Menù del ristorante: Frittatina di pasta €4.00 , Ricotta e Pera del suo inventore Sal De Riso (Costa d’Amalfi). €6.50 , Antica Margherita impasto con l’aggiunta di farina tipo 0 bio €8.30 , Fiori di Zucca €6.50 , Margherita Gialla “Massimo Bottura” impasto con l’aggiunta di farina tipo 0 bio €10.80

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Dicono di noi: Ogni volta che provo a mangiare una pizza in questa sopravvalutata pizzeria comoda per il mio ufficio devo prevedere di prendere almeno due pastiglie per digerire: una per la pizza, che appena si fredda diventa gommosa e indigesta, l'altra per il conto, insensatamente alto. Peccato davvero. Un appunto poi: le norme COVID mi sembrano seguite con molta leggerezza, e questo non e' affatto un bel biglietto da visita. C'e molto da lavorare

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Dicono di noi: Quando mia figlia mo ha telefonato per dirmi che il ristorante era chiuso ho pensato a uno scherzo anche perché il pranzo della Cresima, prima rimandato per il Covid e poi per la zona arancione, era diventato quasi una sfida. Per questo motivo, avendo invitato i nonni, tre ultra ottantenni, ci eravamo organizzati per tempo e a avremo prenotato un pranzo per 10 persone già una settimana prima. Ristorante avvertito, con tanto di nostro recapito telefonico, torta prenotata, parenti recuperati e portati sulle alture della città. E poi la sorpresa, porta del ristorante chiusa, sala con le sedie sui tavoli, numero di telefono che squillava all’interno, dove non c’era nessuno a rispondere. Per fortuna la prontezza di spirito non manca e, vista la situazione di crisi, un ristorante pronto ad accogliere con gioia 10 persone lo abbiamo trovato. Ma non finisce qui. Alla sera chiamo per capire cosa era successo e mi risponde una ragazza assunta da qualche giorno: “Vi faccio chiamare dal titolare”, ci dice dispiaciuta ma ormai è passato un giorno, e non si è fatto vivo nessuno. Belin che maleducazione.