Cotes de boeuf: il migliore a Genova

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Dicono di noi: Il MOG è praticamente un hub della ristorazione, ricavato all'interno del Mercato Orientale di Genova. In particolare, al centro del MOG stesso, vi è il bar, che da oggi fa delle ottime torte preparate dalla bravissima Giorgia, che oltre a fornire un ottimo servizio (non mi ha mai sbagliato un ordine ed io sono uno di quelli che ordina le cose modificandole in continuazione) ha anche preparato delle torte veramente buone. Se vi piacciono i dolci, è d'obbligo assaggiare! Non ve ne pentirete.

Menù del ristorante: Tagliolini €20.00 , Gabilo €23.00 , Calamaro €17.00 , Gnocchi €20.00 , Anatra €22.00

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Dicono di noi: E' la serata successiva al compleanno di mia Moglie, decido con mio figlio di farle provare il ristorante MOG, sito al primo piano dell'omologo "contest", di recente aperto nel centro di Genova. Provo nel pomeriggio a prenotare al telefono, e non ricevo risposta: ma, dopo pochi minuti, senza che avessi lasciato alcun recapito, un gentilissimo addetto mi ricontatta, chiedendomi se avessi voluto prenotare. L'iniziativa del recall è talmente gradevole che prenoto un tavolo per tre alle 20.15. Giungiamo puntuali, e veniamo fatti accomodare dal maitre: persona molto gentile ed elegante. Il tavolo è bene apparecchiato (tranne un bicchiere da vino diverso dagli altri due presenti), e spicca (in negativo) la mancanza della tovaglia: tutto è riposto sul tavolo di legno scuro (anche se dei gradevoli rialzi impediscono alle posate di tocare il tavolo). Il personale id sala è composto da una signorina e da un cameriere, ambedue molto professionali, eleganti, educati e preparati, che immediatamente ci ritirano le giacche e - una volta seduti - ci chiedono se gradiamo acqua naturale o frizzante. In pochissimi minuti il maitre prende le ordinazioni: un antipasto per me solo, e poi - richiesto appositamente da arrivare insieme - due primi (uno per me ed uno per mio figlio: "riso e pesto" per me e "cappelletti" per lui) ed un secondo di pesce per mia moglie (una ombrina). Sono le 20.20. Ci servono dopo una ventina di minuti un "omaggio della casa", composto da tre bocconi di salmone e una tartina al formaggio, ma... l'antipasto per me solo (seppia sostanzialmente destrutturata) arriverà solo alle 21.20, dopo ben un'ora da quando la avevo ordinata. Nel frattempo, verso le nove, chiedo al personale di sala (che, a mio parere consapevole del ritardo inaccettabile che pativano alcuni tavoli, si prodigava per rabboccare vino ed acqua e per servire pane, grissini e focaccia: obiettivamente di qualità notevole) di accelerare la comanda dei primi e del secondo, dopo che fosse arrivato l'antipasto. i primi ed il secondo arrivano alle 21.45: sostanzialmente, al di la di pane e grissini, mia moglie e mio figlio mangiano dopo un'ora e 25 minuti da quando si erano seduti. Resta da dire della qualità delle pietanze: notevole, così come la composizione del piatto. Decidiamo, una volta esaminato il menu dei dolci, di evitare di ordinarli: preoccupati per il tempo che sarebbe occorso per confezionarli e servirli (il menu, interessante ma molto particolare, prevedeva "cioccolato bianco" con porcini e tartufo bianco, "mela" con cannella e vin brulè e "cioccolato" con meringa e passion fruit, oltre ad una "selezione di formaggi" forse mal posizionata graficamente. Il conto - nella media per le preparazioni serviteci (114 euro) - arriva alle 22.21: due ore e un minuto per consumare un antipasto e tre piatti in tre, obiettivamente troppo (soprattutto con riferimento all'ora attesa per un solo antipasto, davvero inaccettabile). Un plauso al personale di sala, molto professionale: dispiace che l'irritazione per il grave ritardo non mi abbia portato a lasciare una mancia (sono anni che non mi capitava), oltre a quello che leggerete tra poco. Una ultima, duplice, considerazione su cucina (a vista, davvero notevole, con personale - apparentemente - in numero sufficiente a gestire le comande, e molto cortese) e su carta dei vini: sicuramente migliorabile, ma certamente idonea a dare una qualche soddisfazione (ho ordinato Sauvignon di Livio Felluga, 2018, al prezzo di 27 euro: e la scelta poteva spaziare su altre etichette interessanti, con solo Jermann fuori prezzo). Un piccolo errore sul prezzo: non abbiamo consumato alcuna acqua gassata, che ci è stata comunque addebitata (San Pellegrino 750 cc per € 3,00). Poco male, l'irritazione era tale che non ho nemmeno controllato il conto. In fine: di sicuro (purtroppo) non torneremo come famiglia. Mia moglie, giunta a casa, si è cucinata una insalata... ho detto tutto.