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Dicono di noi:
Anno 2021, siamo ancora sotto a “covid 19” (come eravamo nell’anno 2020).
Dopo varie limitazioni di spostamenti , zone rosse , arancio e gialle , nel febbraio 2021 il governo ha messo la maggior parte delle regioni in zona gialla consentendo quindi gli spostamenti in regione.
Pertanto nel primo fine settimana di febbraio ’21 abbiamo deciso di salire sull’appennino emiliano e raggiungere le montagne di Corno alle scale.
Dopo una mattinata sulla neve a camminare, abbiamo deciso di consumare un pasto in zona e non sfagiolandoci i locali lungo le piste ci siamo leggermente spostati trovando questo locale denominato “Rifugio Cavone” a Lizzano in Belvedere BO (5 minuti dalle piste).
Il locale è collocato lungo la strada principale. a ridosso di un laghetto
Menu 6/10
servizio 4,5/10
Ambiente 6/10
qualità /prezzo 6/10
Servizi igienici 1/10
Al nostro arrivo, non avendo prenotato, chiediamo al cameriere che (come prevede il decreto Covid 19, indossava la mascherina) se ci fosse la disponibilità di un tavolo per due commensali.
vediamo che i tavoli allestiti all’esterno sia all’interno erano tutti occupati (ore 13.30 circa)
Notiamo che c’era molto assembramento sia dentro che fuori (soprattutto nella sala principale)
dopo 20 minuti circa si libera un tavolo all’esterno e lo accettiamo.
In questi minuti di attesa notiamo che ‘era molta confusione nel gestire i clienti e il servizio.
I camerieri ormai in crisi che corrano da una parte all’altra senza uno che li coordinasse, comande che rimangono in giro e il barista /cassiere gli urla per poterla avere per chiedere i conti. i camerieri giravano con vassoi di bicchieri vuoti dentro e fuori che manco riuscivano a aprire la porta dato che i vassoi portavano almeno 20 bicchieri.(consiglio mettete una porta automatica)
dolci gia impiattati in vetrina pronti per essere serviti.
Quando ci siamo accomodati all’esterno ci rassettano il tavolo.
Il menu era esposto oralmente dal cameriere che veniva a prendere la comanda e si decideva sul momento, noi siamo arrivati che ora mai non vi era più molto e di fatto o mangi polenta con ragu o funghi o risotto ai funghi.
La disposizione dei tavoli esterni era ben equilibrata (per quello che ho potuto vedere all’interno nel momento in cui avrei voluto utilizzato i bagni non usati perché indecenti, ho notato che dentro il distanziamento tra tavoli mancava.
Il risotto con funghi porcini discreto (rigenerato perché arrivato in 5 minuti ) mancava un po’ fi mantecatura, polenta con funghi porcini buona, patate fritte la cosa più buona (apprezzata la salatura con sale profumato )
Il vino rosso “della casa “ preso da bottiglioni non male per me un po’ leggo tipo vino in brick
Cestino del pane non pervenuto
La mise en place ridotta all’osso, tovagliato di carta un tovagliolo una forchetta .
Servizio scarso. come detto all’inizio mancava uno che coordinasse il tutto.
tra la polenta il vino e il risotto e le due patate fritte totale di 30(trenta) euro
Servizio igienico in fondo la sala non classificabili. mandare uno a controllare e almeno svuotare il cestino si poteva fare
Esperienza che non mi ha lasciato niente, forse venendo in un momento con meno perone l’esperienza potrebbe migliorare.
Nella giornata di sabato 06 febbraio 2021 il POS non funzionava. (forse una tradizione visto che in una foto di ottobre 2019 in tripadd è presente un cartello che lo indica).
Per gestire al meglio le persone che arrivavano, visto che non si prendevano prenotazioni, dal mio punto di vista sarebbe stato meglio mettere una persona a ridosso della distesa esterna che coordinasse gli accessi sia per tavoli all’esterno che quelli all’interno
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