Panna cotta ai frutti di bosco: il migliore a Malè

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Dicono di noi: Mi sono trasferita a vivere a Malè da un anno, prima vivevo a Roma, luogo si sa turistico che se non sai dove mangiare puoi trovare la "fregatura" soprattutto quando sei un turista. Trasferitami al NORD ho iniziato a pensare alla civiltà, alla pulizia, al quieto vivere e soprattutto all'onestà degli abitanti e dei commercianti.... Non è il caso di questa pizzeria ve lo assicuro! In un anno che vivo qui fortunatamente ho trovato pizzerie più buone e soprattutto persone oneste. Bene! Andrò al dunque. Mi sono recata più volte a prendere la pizza d'asporto, che non è eccezionale, ma trovandosi dietro casa a due minuti a piedi mi sembrava un giusto compromesso. Decido una sera di andare a mangiare una pizza con mio marito (Trentino DOC). Vi evito la parte dell'attesa in piedi per il tavolo che è stato dato a una coppia che è entrata dopo di noi e mi sono dovuta lamentare con la proprietaria che pensava fossimo trasparenti ok. Ci sediamo ordiniamo due pizze, potete controllare i prezzi sul menù... una tonno e cipolla e una rucola e pachino senza prosciutto crudo che loro chiamano Marco. Mezzo litro di prosecco sfuso. una bottiglia di acqua liscia. Due grappe. Mentre vi fate il conto vi faccio immaginare la scena di noi due che ci rechiamo dalla proprietaria "imbrogliona", mio marito chiede il conto e lei guardando per aria... come se i numeri fossero scritti nel cielo e come se avesse una calcolatrice nella testa spara: "50 EURO". Senza ricevuta ovviamente, senza scontrino, si è intascata i soldi! Potete comprendere il mio sgomento da "Terrona" quale sono ripensando a quelle belle cenette da Spartaco o da Giggetto dove vedevi arrivare il titolare col sorriso e con la ricevuta in mano e tiè sopra il conto finale c'era pure 'na striscia sopra perchè t'aveva fatto lo sconto e ti aveva offerto il caffè o l'amaro. Detto questo la mia polemica non è contro i trentini, ma contro questa signora che ha voluto imbrogliare una terrona.