Dicono di noi:
Giovedì 17 dicembre verso le 20,30, prima di tornare a Catania,mi fermo presso questa nota focacceria percomprare alcune focacce. Mi accorgo che nell'attesa nessun dipendente e/ o titolare,tranne la signorina alla cassa, indossava la mascherina. Ho invitato il giovane figlio del proprietario addetto al forno a indossarla, ma risponde con un sorrisetto di scherno .me ne sarei andato, se non avessi pensato alla delusione di mia figlia che attendeva in auto.al momento del conto comunque faccio presente alla signorina della cassa che sarebbe corretto che tutti portassero la mascherina,; la risposta della medesima: stiamo chiudendo e dopo una giornata che la indossiamo..poi esce il fratello che mi dice che è da molte ore che la usa e infine, dulcis in fundo, si presenta ,sempre uscendo dalle cucine e con la mascherina sotto il mento il padre,e mi dice che come potevo vedere, la mascherina l'aveva. Al che ho fatto notare A) che il virus non ha orari ,non rispetta alcun DPCM e può colpire anche alle 20 B) il fatto che il titolare fosse il papà della cassiera non lo rendeva immune da eventuale infezione e C) che la mascherina
non è una sciarpa né una collana o un amuleto e che non dà effetto placebo. Questa forse me la potevo risparmiare.. Che dire? Continuiamo a farci del male. Io di certo non andrò mai più da Panyllo
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