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Dicono di noi:
Considerata la cocente delusione per Expo in cui non si può vedere praticamente nulla abbiamo deciso di concederci almeno un qualcosa di impossibile da fare a Milano.
Prenotiamo quindi il ristorante Giapponese tradizionale presente al di sopra dello stand Giapponese.
Accolti dalle gentilissime signore vestite con Kimono si entra in un ambiente molto minimal, che a Milano ci sta come il cacio sui maccheroni, ma per nulla freddo se non per il condizionamento leggermente insistente.
Servono differenti menu fissi il cui costo si alza all'aumentare del numero di portate.
Scegliamo il menu da 80 Euro di 7 portate che ci sembrano abbastanza sia in termini di cibo che anche di costo.
Si parte con un antipasto con minidosi di Anguilla,miniroll salmone e formaggio, un ottimo foie gras immerso in gelatina, un pezzettino di omelette e infine un fungo shiitake servito con a fianco una buonissima "salsina" di cetrioli e salsa noci.
Si prosegue con una zuppa di dashi con immerso un pezzettino di orata.
Si passa, per me, al clou della cucina giapponese con il sashimi, sempre in dosi minime ma decisamente fresco, sei pezzettini di orata, cappesante, e tonno leggermente scottato.
Viene servita poi una buonissima ricciola marinata quasi glassata in cottura.
E' poi il turno di una bistecca accompagnata da Salsa Teriyaki, una salsa di miso ed una di ponzu. Seppur buonissima è la cosa che mi ha meno colpito.
Arriva infine l'ulitma pietanza ovvero Sushi e nighiri, preparati al tavolo dallo chef il tutto accompagnato da zuppa di miso rosso.
Per terminare in dolce due inspettate quanto buonissime granite, una al bergamotto servita con marmellata di bergamotto e l'altra al the verde, entrambe con salsina di fagioli al fondo appena percepibile.
Per salutarci rito del the con Matcha e dolce mignon di crema di castagne e fagioli
Beh nel minimo di tutte le dosi alla fine ci si sente pienetti.
Servizio eccellente, cordialità e simpatia senza alcun atteggiamento da ristorante elitario e snob che ci si potrebbe aspettare a Milano.
Da rifare se non fosse che a Milano non ci saranno più dopo Expo. Si andrà in Giappone :o)
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