Funghi fritti: il migliore a Milano

(classifica aggiornata a Dicembre 2024)
1 risultati corrispondono a Funghi fritti

Dove mangiare Funghi fritti a Milano

1. Chef J
82/100 (686 valutazioni) - Consigliato da 9 persone Prenota un tavolo
Orario di oggi: 12–15 | 19–23:30
Menù del ristorante: Ravioli della casa alla manciuriana ( 10 pz.) €7.50 , Ravioli di carne al vapore €4.00 , Cheesecake di zucca e cioccolato €4.50 , Fagottino di riso e zucca al vapore farcito con crema di castagne €4.50 , Coscia di agnello alla salsa dello chef €8.50
Suggeriti dagli utenti: Funghi Fritti , Gamberi Fritti , Anatra all'arancia , Il Caffè , Di Pollo Con Funghi E Tagliatelle Di Soia
Dicono di noi: Dopo due anni scrivo una nuova recensione su questo locale e dopo quasi un anno dall'ultima visita. Il locale è semplice ma accogliente: ci si sente subito a proprio agio. Il servizio informale ma accurato con i camerieri facenti parte della famiglia dei gestori, che ti danno consigli , ti spiegano i piatti e, a richiesta, ti sanno dare qualche informazione sulla Manciuria terra si cinese ma con una sua storia peculiare e autonoma. Nel grande mondo della cucina cinese mancava un ristorante con piatti manciuriani e Chef J copre questa lacuna. lo fa proponendo piatti strepitosi che collocano questo ristorante tra i top della cucina cinese a Milano. ieri abbiamo provato i "soliti"ravioli manciuriani, sempre freschi e leggeri perchè prodotti in giornata. L''anatra disossata al sale e pepe, piatto all'apparenza semplice ma appagante per gusto. Gamberi al pesto manciuriano: pesto di spinaci che copre i gamberi con finocchi, assolutamente da provare. Per finire i mochi misti più per sfizio che per fame da gustare ad occhi chiusi. La carta dei vini è stata ampliata e le bottiglie sono più che discrete. Per finire potete chiedere una verticale dei distillati e fare un viaggio sensoriale con tre distillati: coreano, giapponese e cinese. Così diversi e così lontani da noi, da provare. Chef J mi sorprende sempre per la costanza qualitàtiva veramente alta e per la voglia di essere un ambasciatore della sua terra, la Manciuria, che fa conoscere attraverso i suoi sapori. Noi ci torniamo.
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