Dicono di noi:
Il ristorante ha aperto nella seconda metà del 2010 e, essendo in una zona da me frequentata spesso, sono stata immediatamente attratta dallo stile raffinato (e parlo ancora dell'esterno!) un po' bistrot francese.
Ci sono passata tante volte scrutando il menù e alla fine io e il mio ragazzo abbiamo deciso di festeggiarvi il nostro quinto anniversario (prenotando). All'interno vi sono due sale: una più vicina all'entrata e una più riservata: le pareti di un giallo tenue rendono ancora più calda la luce delle applique sferiche in stile primi del '900. Il pavimento è a scacchiera e sia gli arredi che le stoviglie sono molto curati.
Veniamo accolti da una hostess di sala che ci accoglie con riguardo e ci riserva un tavolo intimo adatto all'occasione.
Dopo aver ordinato le bevande (acqua e una bottiglia di Rosso di Montepulciano) ci viene offerto un assaggio di verdure e olive condite con una vinagrette "alla siciliana" accompagnate da dei deliziosi bocconcini di pane semplice, all'uvetta e alle olive appena sfornati.
Desiderosi di assaggiare più piatti il mio ragazzo ordina come antipasto un Jamòn de Pata Negra con pane fritto (a forma di grosso grissino. Il piatto era abbondante) e io una tartare di manzo con crstini e riduzione di salsa alle acciughe: delicatissima.
Io approfitto anche del primo e prendo una sorta di pici fatti in casa crema di acciughe, limone e mandorle tostate, molto saporito. Il secondo vede un (enorme) filetto di manzo (mi pare si chiamasse entrecote royale) con patate e insalatina a parte per lui, e un filetto di tonno in crosta di pistacchi e melanzane perline (sono quelle piccole e allungate, dal gusto più delicato). Il filetto era effettivamente forse un po' troppo grasso, mentre il mio piatto era ottimo: croccante e tenero al contempo.
Golosa quale sono, ho approfittato anche del dolce, torda di mele verdi con gelato alla vaniglia: la torta calda e non eccessivamente dolce si univa bene con la morvidezza del gelato. Infine ci è stato gentilemente offerta una bottiglia di malvasia fresco accompagnato da madeline e biscottini alle mandorle caldi.
Musica di sottofondo assolutamente non fastiiosa e una scelta di brani adatti all'ambiente. Un servizio impeccabile, sia della hostess di sala che di un altro cameriere: alla fine lo chef ha voluto assicurarsi di persona se fossimo rimasti soddisfatti, e così era.
Conto: 150 euro, ma vi assicuro, spesi bene. Va considerato anche che noi abbiamo ordinato parecchi piatti, quindi per persone un po' meno golose il prezzo si riduce molto fino a essere pari a un qualsiasi ristorante medio di Milano, ma con il vantaggio di sentirsi coccolati in un ambiente veramente di classe che, non solo punta alla apparenza, ma anche e soprattutto alla sostanza. Il livello è abbastanza alto, quindi suggerirei un dress code non eccessivamente formale, ma neanche jeans e maglietta. Ottimo per cene di lavoro, impareggiabile per quelle romantiche, ma adatto veramente a tutti.
Consigliatissimo perchè unico!
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