Tartar di tonno: il migliore a Minturno

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Dicono di noi: Peccato, un vero peccato. Ristorante situato in una splendida piazzetta con una eccellente location per una cena estiva dopo una giornata di mare e in massima onestà con un menú gustoso e con ottime materie prime. La recensione è negativa a causa del solito fare italiota da "amico mio a te ci penso io" e tutti gli altri sono visti solo come polli da spennare. Inizio premettendo che per la zona I prezzi sono decisamente alti (16 euro un normalissimo primo) con materie prime certamente fresche ma non gourmet e sopratutto con porzioni troppo poco abbondanti, volutamente impiattate male per incentivare a ordinare più piatti per innalzare lo scontrino medio. Oggi informo i gestori che lo scontrino medio del cliente si alza con la professionalità, la cortesia e un menu intrigante. Peccato siano mancate le prime due. Sono mancate perché nonostante avessimo prenotato al secondo turno ore 22 e 30 siamo e siamo arrivati in anticipo con tavoli vuoti ci hanno fatto accomodare alle 23 perché i responsabili in sala non facevano altro che fare baciamani alle ragazze di un tavolo che si stava alzando, abbracciando e baciando clienti di altri tavoli (alla faccia della normativa covid) e alla nostra tavolata da 6 ci rimandavano continuamente. Si sono sbrigati ad apparecchiare solo quando è arrivato l'ennesimo tavolo di amici de merende e tra un "UE amico mio e l'altro" il tavolo si è magicamente liberato. Ci hanno portato 3 menù nonostante fossimo 6 tutti stropicciati perché gli altri ho perfettamente constato fossero stati consegnati al tavolo di amici. Ordinato il vino ce lo lasciano sul tavolo senza aprirlo mentre ad altri tavolo davanti i nostri occhi lo aprono e lo versano nei bicchieri come è dovere di ogni servizio. I primi sono arrivati non tutti assieme con porzioni palesemente male impiattate alcuni piatti erano il doppio di altri... Mentre altre tavolate erano tutti omogenei. Ciliegina della torta a noi vengono forniti i piatti da servizio diversi da tutti gli altro commensali. Tuttavia il conto ben salato non è stato diverso dagli altri se non per il fatto che abbiamo pagato con la carta e guarda caso era il primo scontrino della giornata... Che dire, solita faciloneria italiana che vede un tavolo di giovani non locali e pensa di sottovalutare il Servizio... Peccato che in quel tavolo erano seduti 6 affermati medici, affamati e in visita nel litorale laziale che si sono alzati con mezza frittura e un piatto di pasta e un bicchiere di vino affamati, non considerati e alleggeriti di 35 euro a testa e che certamente non metteranno più piede in questa zona troppo napoletanizzata nell'accezione più brutta del termine. Eppure a Gaeta, a Ponza, a Capri e in costiera amalfinata hanno capito come trattare i turisti... Qui ancora no. Ai mangia bene solo se si fa parte del giro di baci pieni di covid. Che tristezza non ci evolveremo mai