Dicono di noi:
31 Dicembre 2014, una delle giornate più fredde di tutto l’anno, fuori una specie di bufera di vento gelido. Siamo, come nostra abitudine, a Monterchi ed un signore del posto ci consiglia questo ristorante. Sono circa le 12,30 leggiamo sulla lavagnetta all’ingresso il piatto del giorno ed entriamo chiedendo se possiamo pranzare pur senza aver prenotato. La signora (proprietaria?) sta facendo pulizia e ci fa accomodare. Siamo gli unici avventori e sembra proprio che il locale sia stato appena aperto. Dentro fa un freddo che non si può davvero raccontare, il riscaldamento viene acceso ma sicuramente andava fatto prima! Teniamo addosso i cappotti per tutta la durata del pranzo, cosa francamente inconcepibile. Ci viene portato il menù e veniamo informati che il piatto del giorno, indicato all’ingresso, non c’è. E passi anche questa, ma il freddo ci fa diventare sempre più insofferenti.
Il menù è davvero banale, a nostro avviso, comunque optiamo per della pasta con sugo all’arrabbiata, sperando che il peperoncino ci riscaldi un po’.
La signora si presenta poco dopo con un piattino di affettati, dicendoci che sono offerti dalla casa per farci ingannare il tempo in attesa delle portate. Sono abbastanza buoni, sicuramente meglio della pasta che seguirà, davvero insignificante, non cattiva ma lontana anni luce da quello che ci si aspetterebbe mangiando fuori casa.
La terminiamo per gentilezza ma decidiamo di finire lì anche il pranzo, desideriamo solo un posto caldo dove bere un buon caffè.
Andiamo alla cassa e la signora, proprio la stessa che ci ha offerto gli affettati, ci fa il conto, non lo controlliamo (ma che sprovveduti siamo???!!!), paghiamo e conosciamo il giovane cuoco: potrebbe essere nostro figlio, apprendiamo che ha rilevato l’attività da poco e per un momento vogliamo dimenticare gli errori e pensare che è giovane e migliorerà così gli facciamo i migliori auguri pensando a quanto coraggio occorra per avventurarsi in una nuova attività di questi tempi. E lui che fa? Dice che non c’è problema, che ha fatto esperienza in giro per il mondo, insomma sa tutto e tanti saluti.
Qui finisce la nostra voglia di essere tolleranti e comprensivi, forse non gli hanno mai spiegato, in giro per il mondo, che non si mangia al freddo, mai! Ma il colpo di grazia arriva quando a casa buttiamo un occhio sullo scontrino: l’antipasto “offerto” ci è stato addebitato. Cinque euro che a noi non cambiano assolutamente la vita ma che rappresentano un gesto veramente ignobile.
Arrivederci a Monterchi, addio Lorenzo, tanto non hai sicuramente bisogno di noi.
P.S..: Abbiamo dato due pallini invece di uno perché: primo, i prezzi ce li ricordiamo abbastanza bassi, secondo, è passato quasi un anno e magari qualcosa è cambiato, terzo,siamo troppo buoni… però fidati, Lorenzo, un po’ di umiltà non ha mai ucciso nessuno.
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