Dicono di noi:
Due volte qui, una l'anno scorso all'interno, l'altra ora, l'ultima domenica di maggio, all'esterno finché lo impongono le norme anti-Covid. Per questa recensione tengo conto anche dell'esperienza precedente, e comunque le impressioni sono equivalenti.
L'esterno è tranquillo, rilassato e informale, ma poco curato e anche non del tutto pulito: sul pavimento ci sono i segni di una festa, ma per il resto è accettabile. Un 6+ che diventa 6/7 perché i cani sono accolti senza problemi.
Anche la cameriera che ci serve ha familiarità con i cani, e oltre questa qualità il suo servizio è puntuale, così come è apprezzabile l'accoglienza del ragazzo che ci mette a sedere. Rapida la presa degli ordini, più lunga invece l'attesa per i due commensali dei loro piatti, che, ahimè, arrivano sfasati, e questo non è mai un pregio. Mediando tutto con l'inclusione della cordialità della "cassiera" (se non capisco male la conduzione è famigliare, quindi quelli che lavorano qui probabilmente sono anche proprietari) posso assegnare un 7 al servizio, che è al contempo informale come piace a me ma anche sufficientemente professionale.
Cibo: per la mia compagna spiedini di pesce, non troppo entusiasmanti (6), per me un primo con pesce spada, buono, forse con un eccesso di pomodoro (7-); patatine, arrosto e fritte, a contorno, da 7. Il voto al cibo è un 6,5.
Il conto: 43 euro in due, per un primo, un secondo (entrambi 13 euro), due contorni (3,50 ciascuno), 2 euro l'acqua e 3 la birra; il coperto a 2,50 è decisamente eccessivo e ingiustificato, i 13 euro giustificati dal pesce ma in un caso (spiedini) quantità e qualità richiederebbero qualcosa di meno; primo di spada abbondante, invece. Il voto ai prezzi è 5,5 soprattutto per il coperto.
Riassumendo: 6/7 all'ambiente, 7 al servizio, 6,5 al cibo, 5,5 ai prezzi; media risultante 6,5.
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