Serata fiorentina: il migliore a Palmanova

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Dicono di noi: Dopo una passeggiata in famiglia tra i bastioni e le vecchie polveriere di napoleonico ricordo in questa stupenda Palmanova, doverosa una sosta per meritato riposo e vigorosa rifocillazione. Nelle vicinanze della poderosa e monumentale porta Udine, entriamo nel primo locale nelle adiacenze, attratti da delle botti di legno esterne e da uno spartano menù scritto in gesso su una lavagna. L'ingresso è dominato da una vetrina con invitanti salumi dal taglio fresco, sentore di uso frequente, e vari stuzzichini in bella vista per un rapido e veloce pasto. Alla nostra richiesta di mangiare qualcosa, ci fanno accomodare in una saletta interna, passando in mezzo a vociferanti gruppi di folcloristici avventori, tutti habituè intenti a consumare il loro rituale tajut, un calice di vino bianco che qui lo servono a cascate come aperitivo. L'ambiente è informale, seppure elegantemente rustico, come pure l'apparecchiatura del tavolo, menù a voce, senza fronzoli, ma schietto e genuino. Allora burrosi spaghetti al ragù di malinconici ricordi di una cucina di un tempo, memorabili trippe di sapidissima bontà, pioggia di polpette di carne e non solo, morbide e gustose, fumanti zuppe di verdure e di fagioli dense ed invitanti, fresche verdure di stagione ,e, degno di menzione, un buonissimo pane, friabile e croccante di ineguagliabile fragranza per doverose scarpette. Vino sfuso più che buono, ma se volete di più siete circondati da bottiglie di ogni provvenienza, a voi la scelta. Servizio garantito da premurose ragazzine sveglie e vivaci che non vi faranno mancare nulla. Conto irrisorio. Facile accesso alle disabilità. Doveroso il massimo dei voti, in quanto era quello che volevamo, non ci aspettavamo grandi numeri, era questo il nostro intento per un mangiare sano e genuino in un ambiente rustico ed informale.