Menù del ristorante:
Soffice al cioccolato fondente, alloro e pino €10.00
, Uovo morbido, patate e radici €0.00
, Sandwich di Coniglio, carota e zenzero €16.00
, Riso carnaroli, fondente di lepre, sedano e cardamomo €0.00
, Ravigiolo, ananas e anice stellato €10.00
Dicono di noi:
Era da un po’ che volevo provare questo stellato e appena siamo diventati gialli sono corsa in questo splendido borghetto con il mio compagno. La struttura già dall’esterno è bellissima, tutta in pietra, ma all’interno c’è la magia, una delle location più charmant che abbia mai visto. Elegante ma rustica, chic ma accogliente, con i muri in pietra a vista e i cammini accesi che riscaldano l’atmosfera. Il personale è giovane ma preparato, tutti gentili e tempi del pranzo giusti. Noi abbiamo deciso di non fare il menù degustazione, perché c’erano troppi piatti che ero curiosa di provare e quindi abbiamo ordinato alla carta, dall’antipasto al dolce e devo dire che le porzioni erano abbondanti e siamo usciti pieni e soddisfatti. Gustosa l’entree e buono il cestino del pane. Tra i piatti abbiamo assaggiato: animella e mandorle, piatto riuscito, non avevo mai mangiato le animelle e devo dire che il sapore intenso ben bilanciato mi è piaciuto molto; tartare di manzetta e rapa normale, buona la qualità della carne ma c’era il melograno che sbilanciava un po’ i sapori ed è stato il piatto meno riuscito; tagliorini con ramen di faraona spaziali, un piatto tecnicamente e gustativamente perfetto; risotto con tartare di pecora buono e delicato; agnello con i cardi saporito e con una salsa che lo sapeva esaltare alla perfezione; lepre alla ghiotta da oscar, carne buonissima e cotta bene, sapientemente valorizzata. Unica pecca è stata che nella lepre abbiamo trovato un piombino, cosa che capita essendo un animale che viene cacciato, ma mi aspettavo in un ristorante di questo calibro che magari ci offrissero un caffè o che uscisse lo chef a chiederci scusa. Come dolci abbiamo preso crema cotta e pera, delizioso, e zucca mascarpone e bitter che a me è piaciuto perché adoro le note amaricanti, ma che al mio compagno è sembrato sbilanciato. Devo dire che nessun piatto ci ha deluso e soprattutto che erano tutti esteticamente splendidi. L’unica cosa che ho trovato sotto tono è stata la piccola pasticceria di carnevale, era buona, ma un po’ semplice e da uno chef cosi mi sarei aspettata qualcosa di più particolare. La cosa che ho apprezzato meno è stato il sommelier (noi siamo appassionati ma non intenditori e che quindi non conosciamo tutte le cantine): ci ha servito dei vini al calice senza chiederci i nostri gusti e il primo vino che ci ha proposto non ha incontrato i nostri gusti e non era niente di che, meglio sul secondo. Da apprezzare però la proposta di vini del territorio e il prezzo molto basso a questi livelli di 8 euro al calice. Nel complesso davvero un ottimo rapporto qualità prezzo, abbiam speso 190 euro, davvero meritati. Perciò ristorante assolutamente consigliato, noi torneremo
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