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Bruschette
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Dicono di noi:
Ansiosi di tornare al ristorante decidiamo di dare fiducia a questo nuovo locale, piccolino ma immerso nel verde della campagna pescarese. L'aspetto è quello della villetta degli amici ed insieme al nome "braceria" ci fa ben sperare in un buon pranzo genuino. Le pietanze ci vengono elencate, senza particolare enfasi, dalla cameriera. Decidiamo per antipasto misto con salumi, formaggi, verdure grugliate e bruschette, gnocchi al pomodoro semplice (in una braceria di campagna nemmeno un ragù?) e generica grigliata mista con arrosticini (nessuna bistecca proposta, nessun taglio di carne particolare... Ma non era una braceria?). Pochi minuti e scopriamo che gli gnocchi erano finiti... (Alle 13.30 del sabato?) da sostituire solo con tagliatelle o rigatoni (rigatoni al sugo semplice, come i miei quando non ho voglia di cucinare). Arrivano le portate: antipasto mancante di bruschette e verdure senza spiegazione, prosciutto mortadella (!) e pancetta, 2 formaggi gettati alla meno peggio nel piatto di cui uno quasi inmangiabile tanto era forte e salato ( una marmellata, un miele...no?). Pasta con commento inutile. Grigliata: una fettina, salsicce e pancetta ( come la vaschetta Famiglia della Coop). Arrosticini buoni ma nella norma. "Che dolci ci sono?" "non so quello che mi hanno portato", ovvero dolci stile Bofrost della zia (cheesecake, gelato al limone). Liquori e caffè sul conto e poi... Possiamo offrire qualcosa? "Adesso?" però il conto... Assolutamente senza senso: qualcosa come 45 euro a persona facendo la media tra piatti ordinati e totale pagato. Insomma la ristorazione non si improvvisa, non basta una veranda in campagna x essere accoglienti e soprattutto i nomi che si danno devono avere un senso... Braceria nemmeno da lontano. Trattoria forse, ed è un complimento. Non ci tornerei e non lo consiglierei. Un vero peccato
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