Radicchio: il migliore a Pieve d'Alpago

(classifica aggiornata a Dicembre 2024)
3 risultati corrispondono a Radicchio

Dove mangiare Radicchio a Pieve d'Alpago

1. Trattoria Rifugio Carota
84/100 (278 valutazioni) - Consigliato da 24 persone Prenota un tavolo
Orario di oggi: Chiuso
Suggeriti dagli utenti: Capriolo E Funghi E Polenta , Lumache Al Forno Con Polentina , Patate E Würstel , Agnello Polenta E Spinab , Lasagna Al Ragù Di Cinghiale E Funghi
Dicono di noi: Piatti ottimi, servizio piacevole, ambiente e panorama incredibili! Assolutamente consigliato per gite tra a amici o in famiglia. Ottimo rapporto qualità prezzo! Grazie.
Consigli questo ristorante?
2. Albergo Ristorante Beyrouth
83/100 (118 valutazioni) - Consigliato da 13 persone Prenota un tavolo
Suggeriti dagli utenti: Lumache
Dicono di noi: I titolari sono persone deliziose e di cuore, che mettono passione nel loro lavoro e si nota in ogni loro piatto. Tutto eccezionale, dal risotto al curry (mai assaggiato uno così buono), alla lasagna di radicchio, lumache e baccalà,fino al dolce, rigorosamente fatto tutto in casa. Consigliatissimo, non vedo l'ora di tornare.
Consigli questo ristorante?
3. A La Stala
76/100 (113 valutazioni) - Consigliato da 4 persone Prenota un tavolo
Dicono di noi: Arrivo nell'Agriturismo gestito da Alessandro e Sara con alcuni amici della zona. Sapevo che si trattava di un'occasione unica, domenica questo piccolo agriturismo a gestione familiare avrebbe chiuso. Dopo aver a lungo meditato sulla sua scelta, I gestori hanno deciso di chiudere questo capitolo della loro vita per aprirne un altro. Colpisce fin da subito il piccolo ingresso. S'intuisce chiaramente la dinamica familiare che lega intimamente la piccola sala da pranzo con una decina di coperti appena. La cucina dell'agriturismo e' anche la cucina di casa loro. Impossibile per qualsiasi cliente non sentirsi anche ospite nel senso piu' conviviale del termine. Un tavolo di legno e delle sedie lungo delle pareti permettono di stare tanto comodi quanto piacevolmente vicini. Una tavola decorata semplicemente con dei fiori, probabilmente colti li' nei dintorni. I petali di rosa sparsi sulla tovaglia colorano l'atmosfera ma non disturbano. Quasi divertono. La cena comincia con un piatto di salumi fatti da Alessandro, del formaggio e dei crostini con fois gras d'agnello. La focaccia che accompagna questo delizioso e vivace antipasto e' fatta in casa. La morbidezza e la giusta quantita' di rosmarino la rendono un boccone imperdibile. Una serie di primi piatti tanto colorati quanto delicati ci saziano. Dal riso con le ortiche, ai casunziei ripieni di rape rosse con semi di papavero e poi dei classici canederli. Il palato esulta ad ogni assaggio. Il secondo piatto non e' da meno. Un roastbeef di cervo marinato con aromi e spezie servito con delle patate saltate allo strutto. Entrambi sorprendentemente saporiti. Una carne gustosa che si scioglie in bocca e ogni boccone di patate ne chiama un altro. Non posso fare a meno di chiederne ancora. Ritrovo uno di quei sapori che rimandano alla tua infanzia. Alle ricette della nonna. Quelle che non si possono dimenticare. C'e' ancora spazio per una piccola porzione di schiz con della polentina gialla. Un tuffo nella tradizione. Ci spostiamo appena con il dessert. Due assaggi: un pan di spagna con crema pasticcera al cioccolato e una tortina di ricotta con salsa alle fragole e un biscotto con farina di mais sponcio. Due esperienze diverse, negli ingredienti e nella preparazione. Assieme stavano pero' proprio bene. Colpiscono i colori delle decorazioni e non di meno il gusto. Non potevamo concludere meglio. Nel complesso la cordialita' familiare di Alessandro e Sara oltre alla certezza di aver assaggiato qualcosa di cosi' prelibato hanno reso questa cena davvero indimentabile. Ricordo di artisti piu' o meno conosciuti che hanno impiegato anni per costruire le loro opere d'arte piu' conosciute. Non in modo dissimile credo che chiunque in questi anni sia passato da Alessandro conservera' il ricordo della loro gentilezza, dei loro piatti e del calore della loro casa. Nel senso piu' stretto. Con un certo rammarico ci dispiacera' sapere che non potremmo piu' chiamare per prenotare un'altra serata "A la Stala" ma ammireremo con profondo rispetto questa scelta cosi' come davanti all'ultima cena di Leonardo da Vinci sediamo incantati. Ugualmente nella cucina come nell'arte ci compiaciamo di quello che un artista ha lasciato alla memoria dei posteri. Complimenti!
Consigli questo ristorante?