Dicono di noi:
Premetto che non amo il cenone in modo particolare, ma la simpatia del gestore, il locale piccolo e accogliente, la particolare atmosfera percepita la prima volta che abbiamo mangiato qui, la bontà della cucina ci hanno convinto, dopo anni, ad aspettare il nuovo anno in un ristorante.
Da dove comincio? Sicuramente dal fatto che il gestore ha disgraziatamente sopravvalutato le proprie capacità organizzative e decisamente sottovalutato l'impegno che comporta organizzare un cenone. Nel locale c'erano troppi convitati e i camerieri erano troppo pochi, costretti a salire e scendere le scale freneticamente per servire tavoli posizionati su tre piani. Risultato, nella notte più fredda dell'anno non siamo riusciti a mangiare neppure una portata almeno tiepida! Era tragicamente chiaro che quello che arrivava in tavola era stato impiattato almeno venti minuti prima. Il gusto sarebbe stato anche buono, ma era tutto troppo freddo. L'intervallo tra le portate si è allungato a dismisura, tanto che quando mancava venti alla mezzanotte eravamo appena al primo secondo (un orribile roastbeef con piselli). Abbiamo chiesto che ci portassero lo spumante per brindare, e ci hanno portato dei calici già riempiti. Abbiamo chiesto le bottiglie, e Francesco ce ne ha data una dicendo però di stappare e riportargliela (!), perché non ne avevano altre.
Mentre brindavamo ci hanno portato un pandoro che sembrava tagliato a pezzi con un machete, e dopo dieci minuti è arrivato il pesce (!!!!)
Spero soltanto che il 2015 continui meglio di come è cominciato, perché se queste sono le premesse....
Inutile dire che non ci torneremo.
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