Menù del ristorante:
Spaghetti di grano duro arso dalla "calura" con uova di baccalà, olive, foglioline di capperi dell'altopiano ibleo, Pecorino siciliano DOP e sgombro all'olio di oliva €24.00
, Il calamaro verace del Mediterraneo arricciato in padella servito con salsa d’acciughe, acqua di mare e cetrioli €18.00
, Canocchie, mozzarelle e Bloody Mary di bio datterino rosso e giallo €18.00
, Lasagnetta di pasta fresca farcita con stracciatella di bufala e zuppetta rossa di zucchina siciliana €22.00
, Arancini dolci con gelato di Zanfarro €10.00
Dicono di noi:
Come ormai da diversi anni, io e mia moglie decidiamo di festeggiare i nostri rispettivi compleanni cenando presso un ristorante stellato siciliano. La scelta ricade su La Fenice, unico stellato ibleo che non avevamo ancora provato. Sempre per nostra consuetudine, scegliamo un menù degustazione (da sette portate, oltre al canonico benvenuto dello chef). Cena a dir poco deludente, anonima e priva di una qualsivoglia sequenza logica. Considerato che la Sicilia è un'isola (circondata dunque dal mare) e che ad agosto fa decisamente caldo, immaginiamo un percorso piuttosto fresco, gustoso e non pesante. Ebbene, si esordisce con un benvenuto dello chef rappresentato da una zuppetta di funghi di carrubbo, patate e pomodoro (decente ma dal sapore fortemente invernale). Proseguiamo con un baccalà mantecato,cucunci(2) ed olive verdi (mezza): amo il baccalà per il suo gusto deciso, forte e questo proposto dallo chef era del tutto inesistente, anonimo, totalmente privo di gusto. Segue mini tartare di manzo con maionese di porri affumicati: buonina. I primi 1) rivisitazione della minestra col formaggino. Ad agosto servire un piatto così,discretamente buono, ma super invernale e di una pesantezza inenarrabile, ci è parso assurdo. 2) spaghetti con tenerume e mitili (che poi sarebbero le cozze chiamate in modo figo): vedi commento del primo antipasto. I secondi: 1) alalunga con verdurine presuntamente croccanti:sapore inesistente, altro piatto totalmente anomimo. 2) petto di vitello etc etc: praticamente la carne che si usa solitamente per lo spezzatino o per la c.d. carne a brodo (super invernale e pesante). Sui dolci preferisco non pronunciarmi perché li ho apprezzati ancor meno di tutto il resto. Ottimo il prezzo e sufficiente il servizio. In conclusione, sarò capitato nel giorno forse più sfortunato, in cui lo chef forse non aveva granché voglia di colpire la sua clientela,ma mi son chiesto sinceramente quale mai potesse essere la ragione di una stella Michelin. Deludente.
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