Cioccolata in tazza e bonbardino: il migliore a Riolunato

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Dicono di noi: Pieno covid e loro con tavoli da 37 persone tutte ammassate l'una sull'altra, altro che lupi sono delle volpi, noi eravamo 7 ragazzi, prenotiamo un tavolo alle 14, arriviamo e ovviamente non è pronto, la responsabile che fa sedere altra gente al posto nostro come se la loro prenotazione avesse la precedenza, noi come dei poveri sfigati siamo rimasti lì in piedi a vagare nella speranza che ci facessero sedere (nel frattempo abbiamo provato a trovare un tavolo nel rifugio a fianco, tra l'altro di qualità nettamente superiore, ma ci hanno giustamente spiegato che non potevano prendere altri tavoli per rispettare il distanziamento sociale) consapevoli del fatto che se pur pietoso quel posto rappresentava la nostra unica speranza di mangiare qualcosa, abbiamo aspettato per circa un'ora. Ci sediamo a questo tavolo sporco di parmigiano e rimasugli vari della cara famigliola che ci ha preceduto, abbiamo atteso mezzora e proprio quando uno di noi ormai rassegnato si è messo a pulire il tavolo da solo con un fazzoletto da naso, è arrivato il cameriere ad "apparecchiare", ci ha schiaffato li due tovagliette di carta e posate di plastica e non è più tornato a disinfettare il tavolo, ma a quel punto non pretendevo certo della amuchina, mi sarei accontentata di un panno bagnato, non hanno però esitato a farci pagare 2 euro di coperto. Ordiniamo l'unico piatto sul menù che contenesse qualcosa di tipico, un tagliere con polenta, crostini, affettati e crescentine, il cameriere ci avvisa del fatto che per mangiare avremmo dovuto attendere un'ora (a quel punto ve lo giuro erano le quattro del pomeriggio non scherzo niente), nel frattempo ci fermiamo ad ammirare gente ubriaca che balla rigorosamente senza mascherina vicino al bar. Nel nostro tagliere mancavano sia polenta che crescentine, chiediamo spiegazioni e per nostra sfortuna la polenta era terminata mentre le crescentine a quanto pare le servivano solo a gente adulta con prole a seguito perché anche dopo averle richieste non ci sono mai arrivate. Primi piatti di una tristezza unica e l'ultima giornata in zona gialla passata così, ad aspettare invano bottiglie d'acqua e cibo mediocre. Arriva un conto di 190 euro, ed anche se sembrava esagerato, avevamo così tanta voglia di andarcene da quel posto e non tornare mai più che abbiamo pagato senza accorgerci che ci avevano aggiunto anche le cose ordinate dal tavolo precedente (poi ci hanno rimborsati). Ringraziate che non ci siamo alzati e andati via senza pagare e imparate a dire NO se avete già preso troppe prenotazioni e non avete personale a sufficienza per tutti quei tavoli. Complimenti per gli gnocchetti ai porcini