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Dicono di noi:
Il fatto di essere in una posizione invidiabile (davanti al Pantheon) probabilmente ha fatto perdere il senso del buon fare ristorazione.
Sorvolo sui piatti, locale totalmente turistico e qui ci può stare. La mancanza di educazione no.
Che mi si porti uno spritz in un bicchiere da Cognac mi può anche andar giù, può essere che in serata (giovedì pomeriggio, forse forse no) finiscano i calici e si utilizzino altri bicchieri ma non accetto le mancanze di educazione. Non accetto assolutamente che quando chiedo alla cameriera come mai della scelta del calice (vedendo che ad altri clienti veniva portato regolarmente un calice “normale”) mi risponda che per quel vino fosse corretto. Ancor più mi irrita l’essere preso per i fondelli quando la suddetta sottolinei come non sia vero che il bicchiere con quella forma non riscaldi il contenuto della bevanda (quando il calice da cognac ha la forma apposita per essere preso con la mano al fine di riscaldare il contenuto).
Terribile il gesto con cui ha poi preso il calice dalle mie mani dicendo che l’avrebbe sostituito. Il tutto in maniera visibilmente infastidita e poco carina.
Roma è un gioiello che va valorizzato a partire dai locali e dall’accoglienza che si offre alla clientela.
Per il resto, 20€ per due spritz può anche essere accettato, data la posizione, se accompagnati da patatine gommose, e cameriere inacidite e strafottenti anche no. Fortuna per i crostini San Carlo, quelli son sempre una garanzia.
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