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Dicono di noi:
Va bene la tradizione romanesca, va bene il fatti sentire a casa, ma perché un cliente solitario e sconosciuto dev'essere salutato con un "che te porto"? Siamo ancora al gusto di una romanità cameratesca che fa tanto tradizione? Un po' più di rispetto per l'avventore, iniziando con il dargli del lei e proseguendo portandogli un menu scritto con tanto di prezzi esposti e non un'enunciazione orale delle varie portate, con insistenza su quelle sponsorizzate dalla cucina? Vabbè, sorvoliamo. E concentraomoci sull'unico piatto provato in occasione di questo mio ritorno, fra un treno e l'altro, favorito dalla posizione a due passi da Termini: un filetto, ottimo, cotto a perfezione, generoso, con patate al forno. Acqua e caffè, pane (con parsimonia) e basta, per 25 euro. Inutile lamentarsi: è comodo e lavora comunque, anche se i turisti amanti del folklore, causa Covid, scarseggiano.
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