Benvenuti alla Locanda del Cavaliere, roccaforte del buon vivere e pezzo di storia di qui. Un posto che è stato casale e caserma, magazzino e rudere; ma che ora è tornato a essere un luogo di accoglienza e convivialità, sotto le antiche volte e nel déhors: un po’ osteria un po’ giardino con aia. Posto da feste, mercatini o ritrovi tra amici; luogo d’incontri tra coltivatori e consumatori, approdo di gente, del posto o d’altrove, che si gode la vita. Tutto l’anno, per un aperitivo o una cena o un matrimonio. Qualsiasi cosa, davvero. C’è il meglio di qui: trombette e cuori di bue, invenzioni da chef e ricette delle nonne, i famosi ravioli di borraggine e la torta verde ma anche il brandecujun o la stroscia di Pietrabruna; ma capita di trovare il pesce appena pescato, gamberi rossi di Mazara, ostriche bretoni. Per non dire della cantina; dal vermentino ligure allo champagne, ce n’è per tutti; anche per chi ama un buon distillato, un negroni, un gin tonic. Chissà, poi, chi era questo Cavaliere. Un avventuriero, un architetto, un milanese finito a Ponente per amore? Un valente podestà, un proprietario terriero, un oste poeta un’ostessa? Il Cavaliere è leggenda, ma la sua locanda è una bella realtà.
