Dicono di noi:
Paesino molto carino affacciato sul NERA infonde una sensazione di pace e tranquillità . Da visitare il museo della canapa , orgoglio di un territorio vocato alla coltivazione di questa antica pianta .
Da Franchina accoglie i visitatori al centro del borgo di fianco al bar del paese ed ai giardini comunali .
Il locale non ha molto di caratteristico anche se si è cercato di dare un tocco di modernità non proprio centrato .
Il menù non molto ricco ma comunque intrigante con piatti sicuramente di tradizione e qualche tocco di innovazione , lascia subito intendere quale sarà il conto finale .... un pochino salato .
Antipasti dagli otto ai venti euro non appena ci si allontana dalla tradizione , primi non meno di 15 euro , secondi tutti da 20 in sù.
Non abbiamo visto una carta dei vini anche se qualche buona bottiglia si intravede qua e là .
Ravioli alla farina di canapa con tartufo di buon sapore forse un pochino freddi e con i bordi molto spessi da lasciare la sensazione di crudo non proprio piacevole . Grigliata di fiume e gamberi di fiume arrostiti al piccante non del tutto amabili .
La serata infrasettimanale, data già per persa , forse ha influito sulla buona vena del cuoco che forse sorpreso non ha dimostrato le sue indubbie qualità che scorrendo le foto dei piatti pubblicati lascia sicuramente intravedere .
E' certo che in un luogo dove la concentrazione di locali caratteristici non manca , "Franchina" per potersi distinguere non può solo alzare i prezzi ma anche dare un qualcosa in più che non ci sembra aver visto .
In ultima analisi la cena è stata anche soddisfacente ma certo che il conto lascia qualche perplessità .
Da provare in un altra occasione con la cucina più in vena e più volenterosa .
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